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Anche «marocchini» nella Lega LA LETTERA DI O.d.B Anche «marocchini» nella Lega Egregio Signor Del Buono, con riferimento alla lettera della signorina Monica Perillo Marcone, se mi è concesso, vorrei esprimere il mio pensiero sulle farneticazioni in essa contenute. Propongo alla signorina Monica di venire a Pontida. Cosi vedrà con i suoi occhi quanti meridionali saranno presenti ai raduni della Lega Nord. Se fosse stata presente all'ultimo raduno, avrebbe notato anche uomini di colore che noi (leghisti, razzisti) in generale chiamiamo Marocchini. Mi pare che la signorina, fino ad ora, abbia udito solo i rintocchi di una campana... Bernardino Delpiano, Alba (Cuneo) GENTILE Signor Delpiano, la lettera della signorina Monica ha provocato l'arrivo in redazione di molte repliche e messe a punto. La giovane scrivente se l'era presa, infatti, con più d'una persona, con popolazioni intere addirittura. Lei ha ragione a consigliarle: «Provi a sentirle tutte le campane, forse, alla fine, si accorgerà che i "deliri" dell'on. Bossi hanno un profondo fondamento, anche e soprattutto per il benessere delle popolazioni del Sud e non esclusivamente a vantaggio dei politicanti meridionali e non. Già un giorno un autorevole politico ci difinì Baluba, ma in seguito baluba risultò esserlo più che altro lui stesso. A mio avviso, sedici anni d'età sono ancora pochi per potere esprimere giudizi politici. La gentile signorina Monica pensi prima a studiare, guadagnarsi una lau- An«maronella he chini» Lega rea e dare orecchio a quel proverbio che dice: "Carta Canta, Villan Dorme". Poi si vedrà!...». Gentile signor Delpiano, pubblico per prima la sua lettera perché è arrivata subito ma anche perché lei ha avuto l'accortezza di non abbandonarsi a filippiche, sfoghi, anatemi per varie facciate di lettere, come, invece hanno fatto altri corrispondenti che hanno tentato di gareggiare con la nostra provocatrice anche in lunghezza e prolissità. Devo, quindi, rinviare a domani lunedì, quando ho più spazio a disposizione, altre lettere più lunghe della sua. Per questo la ringrazio sentitamente, lei si è reso conto delle esigenze di questa rubrica. Io riduco al minimo i miei commenti, ma mi dispiace sempre dover tagliare qua e là. A domani, dunque, il seguito, alla prossima puntata come i romanzi d'appendice di un tempo che i giornali pubblicavano in feuilleton per invogliare i lettori ad acquistare anche la copia del giorno successivo. D'altra parte, torno a riconoscerlo, erano tanti i bersagli della signorina Monica Perillo Marcone che si considera in guerra con il mondo E, quindi, fornirò ancora qualche assaggio di contestazione della contestatrice. Oreste del Buono