«Un topless innocente» di Bru. Gio.

Ma il re dello scatto rubato «I miei obiettivi dell'estate sono Romano Prodi e Ambra» «Un topless innocente» Ventura: quelle immagini? Nulla di cui vergognarmi Lei è a seno nudo, in mano tiene un paio di occhiali neri, sullo sfondo ci sono dei fiori. La didascalia recita: «Simona Ventura (30 anni) dà un'ultima controllatina al seno prima di affrontare la prova spiaggia». Al telefono lei - showgirl di «Mai dire goal» e ora di «Boom» - sbuffa: ((Ancora quelle vecchie foto? Ma sono di tre anni fa! Possibile che non ne trovino di nuove?». Allora, che effetto fa vedersi in topless sulla copertina di un giornale «rosa»? «Premetto una cosa: a me piace prendere il sole così, e non ci vedo niente di male. Ero a Fregene, prendevo il sole. E allora? L'importante è che le foto non siano volgari, che non vengano scritte cose inesatte e scorrette, tali da far male, ad esempio, ai miei famigliari. Per il resto, va tutto bene. Io contro questi giornali non ho niente da ridire. C'è una stima reciproca, e non posso nascondere che comunque questi giornali possono darti una mano, quando sei all'inizio della carriera». In che modo? «Ti aiutano a diventare un personaggio popolare, e questo significa fare più serate, ricevere nuove offerte, insomma, entrare nel "giro". Inutile fare gli ipocriti (e le ipocrite). Chi lavora nel mondo dello spettacolo certi meccanismi li conosce benissimo. E conosco tanti che chiamano apposta i fotografi per farsi ritrarre "di nascosto", e piangono se non si ritrovano in copertina la settimana dopo». Non c'è mai stata una volta in cui lei si sia arrabbiata per una foto o una notizia? «Sì, l'anno scorso, quando "Novella 2000" pubblicò un articolo sulla fine del rapporto con il mio fidanzato. Era una finta intervista, che io non avevo mai rilasciato. Ha fatto stare male me e lui. Quella volta ho deciso che non avrei mai più parlato con quel giornalista. E poi... dipende. Ultimamente si è scritto che io sono stata la fidanzata di Pagliuca: non è vero, ma ho preferito lasciar perdere. Gianluca è uno della mia compagnia, e se qualcuno vuol dire che siamo fidanzati, chi se ne frega. A me non dà fastidio, almeno finché sarò single. E dopo, vedremo. Finché i rapporti con questi giornali sono così, cioè corretti, allora va bene. Ma se scrivessero cose che - ripeto - possono anche solo infastidire i miei, allora penso che reagirei». Abbiamo letto anche un resoconto sull'esame da giornalista che ha appena sostenuto... «Si, e mi ha fatto piacere. Senza trucco, ma ero comunque decente. Mi ha fatto piacere, anche perché io alla tessera da giornalista professionista tengo moltissimo. Oggi lavoro nello spettacolo, ma un giorno o l'altro tornerò a fare il mio vecchio mestiere. Meglio essere fotografati davanti alla macchina per scrivere che in discoteca, dove i fotografi non mirano alla faccia, ma alla mutanda. Non so se mi spiego». Ma lei li compra, i giornali «rosa»? «Altroché. Leggo i quotidiani, ma prendo anche quei settimanali. Mi divertono, sono curiosa di vedere se parlano di me. Però ho anche visto colleghi e colleghe piangere e soffrire, per cose pubblicate proprio lì sopra». [bru. gio.]

Persone citate: Pagliuca, Simona Ventura, Ventura