Armi e soldi vip sotto accusa

Napoli: inchiesta su riciclaggio di valuta e traffico di materiale radioattivo Napoli: inchiesta su riciclaggio di valuta e traffico di materiale radioattivo Armi e soldi, vip sotto accusa Indagati anche Zhirinovskij e Gelli NAPOLI. Gli hanno spedito un avviso di garanzia e vogliono interrogarlo. C'è chi racconta di averlo visto trattare la vendita di missili ai croati e di materiale per ordigni nucleari al miglior offerente, di essere stato testimone di incontri con un trafficante di anni sloveno. Lui è il leader dei nazionalisti russi Vladimir Zhirinovskij, costretto ora a fare i conti con la niagisti atura italiana. I due pm che si sono imbattuti nel suo nome non hanno fatto ima piega, considerandolo poco più di un tassello nel complicato puzzle su cui stanno lavorando da 7 mesi. Allora cominciò a delinearsi quell'intreccio da film di 007: ima Spectre con pedine in mezzo mondo, capace di condizionare l'economia dei Paesi sottosviluppati, di muovere soldi sporchi, spie e faccendieri per operazioni valutarie illegali, compravendita di missili, oro e materiale radioattivo. Adesso in quell'inchiesta spuntano nomi che lasciano di stucco e si affacciano i volti di persone apparentemente al di sopra di ogni sospetto. L'operazione «Cheque to cheque» condotta dai giudici di Torre Annunziata arriva alla seconda fase con 36 ordinanze di custodia, ma anche con 31 avvisi di garanzia che hanno tra i destinatari, con Zhirinovskij, l'ex venerabile capo della P2 Licio Gelli e il figlio Maurizio, l'arcivescovo di Barcellona, Ricard Maria Charles, che avrebbe «ripulito» 100 milioni di dollari attraverso lo Ior, e un imprenditore somalo, Said Omar Mugne, testimone nelrindagine sulla morte di Ilaria Alpi Personaggi e storie diversi, uniti da un comune denominatore: a loro gli inquirenti sono arrivati cercando di far luce su quella specie di economia parallela che sconfina dall'Italia, attraversa Paesi in guerra e nazioni poverissime, arricchisce gruppi di potere e singoli affaristi senza scrupoli, sposta centinaia di miliardi e partite di armi e oro. «Un mosaico - dicono gli inquirenti - che coinvolge grandi società finanziarie, banche, soggetti privati, multinazionali, settori deviati dei governi di Paesi occidentali, dell'Est europeo e dell'Africa». Dopo la cattura dell'ex agente della Cia Roger D'Onofrio, è partita adesso una raffica di arresti. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia, italiani - professionisti, agenti immobiliari, ex avvocati, faccendieri e un importatore di pietre preziose - e stranieri residenti in Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Canada, Slovenia, come il notaio viennese Franz Helm e il presunto trafficante d'anni Nicholas Oman. A guidare i magistrati che hanno spedito alcuni atti ai colleghi di Aosta impegnati nell'inchiesta «Phoney money» e che presero iì via da un semplice spaccio di dollari falsi, sono soprattutto le rivelazioni di un faccendiere siciliano, France¬ sco Elmo, arrestato nella prima fase delle indagini. Ai giudici ha raccontato di aver fatto l'informatore per il Sismi e di aver avuto stretti contatti con Mario Ferraro, il colonnello dei Servizi morto in circostanze tutt'altro clie chiare. Sarebbe stato lui a dargli l'incarico di seguire le mosse di Oman che era in strettissimi rapporti con Zhirinovskij. I due si sarebbero incontrati a Vienna nel '93 e in Slovenia nel '94, come testimoniano alcune loto pubblicate da un quotidiano moscovita. Del leader russo - che ha negato ieri di aver avuto contatti con il traffican¬ te sloveno - si parla pure per la vendita di mercurio rosso, osmio e plutonio, reperiti in Bielorussia. Ed è ancora Elmo ad aver tirato in ballo Arafat (racconta di aver saputo che voleva vendere 3 tonnellate di oro per finanziare l'Olp) e Said Omar Mugne, imprenditore somalo ritenuto dagli inquirenti «vicino a Bettino Craxi», socio della «Edi!ter», un coop di Bologna. Destinatario di un avviso di garanzia per traffico di anni, sarà ascoltato come teste per la morte di Ilaria Alpi. Mariella Cirillo Coinvolti banche e servizi segreti Compaiono i nomi di Craxi e Arafat carabinieri con una delle persone coinvolte nell'operazione