Muta il sesso per l'Olimpiade

Muta il sesso per l'Olimpiade Smascherata dalla percentuale di testosterone, ha deciso di farsi operare Muta il sesso per l'Olimpiade Brasile, judoka diventa donna e sogna una medaglia NUOVA IDENTITÀ' PER ATLANTA U SAN PAOLO NA medaglia promessa e a quanto pare probabile nel judo ad Atlanta. Questo è il progetto brasiliano venuto recentemente alla luce dopo che le eliminatorie avevano prepotentemente qualificato la diciannovenne Edinanci Fernandes da Silva nella categoria pesi massimi con tre vittorie ottenute in meno di tre secondi per ippon, un colpo di judo che può venir paragonatc al ko del pugilato. Fin qui tutto bene. Il bello, o l'imbarazzante a seconda dei punti di vista, è venuto dopo quando i medici, incaricati di una prima sommaria visita alle atlete, hanno scoperto un tasso di circa 60 per cento di testosterone (cioè ormone maschile), nella Edinanci oltre a profonde malformazioni che in realtà la facevano assomigliare decisamente ad un uomo. E' stato allora varato un piano, d'accordo con la Edinanci che aveva scelto di diventare donna una volta per tutte, sottoponendola a due lunghe operazioni realizzate in assoluto segreto il 30 aprile scorso e ciò allo scopo di trasformarla effettivamente in una donna capace di ricevere la carta rosa del Comitato olimpico internazionale ma, nel contempo, conservarle la maggior parte possibile della muscolatura attuale in modo da arrivare ad Atlanta in condizioni di forma ottimali. Del resto, che si tratti di un'atleta di valore benché appena diciannovenne è provato dai risultati internazionali ottenuti quest'anno, con una medaglia d'argento in Olanda ed una di bronzo in Inghilterra in tornei ad alto livello e prima, nel '94, aveva ottenuto la medaglia d'oro ai Giochi ibero-americani. Le operazioni che le hanno ritirato i testicoli alloggiati internamente nel corpo e rifatto il clitoride originariamente molto simile ad un pene, hanno anche provveduto a completare la vagina, per cui oggi la Edinanci è apparentemente una donna anche se, a detta dei medici, non potrà avere figli. «Io voglio sposarmi, costituire una famiglia, avere figli e condurre una vita del tutto normale» ha dichiarato la ragazza che in vita sua non ha mai avuto un fidanzato. «Ho sempre avuto molti amici, diversi di loro sapevano della mia situazione» dice la Edmanci «ma non ho mai avuto un rapporto con un ragazzo, ora la cosa cambia e finalmente avrò una vita normale». Questa, del resto, è anche l'opinione di Alexandre Nunes professore di educazione fisica all'università del Rio Grande del Sud, integrante della commissione antidoping delle Olimpiadi di Atlanta e coordinatore dei test realizzati prima delle operazioni. «La ragazza potrà prender parte normalmente ai Giochi; indipendentemente dal fatto di essere un'atleta aveva problemi fisici che ora sono stati risolti». Dal canto suo, il medico della Confederazione brasiliana di judo, Dacio Godoy, afferma: «Edinanci potrà prender parte normalmente ai Giochi». L'allenatore della Na¬ zionale Geraldo Bernardes, poi, non ha voluto entrare in argomento limitandosi a dire: «Edinanci sta attraversando un periodo difficile e delicato, non dobbiamo perturbarla. Alla vigilia di un'olimpiade è nostro dovere lasciarla concentrata soltanto su quello che farà ad Atlanta». Ed in questo senso, anche per garantirne la completa guarigione, è stata lasciata a casa non facendo parte del gruppo di 12 atleti che si trovano attualmente in Italia per una serie di gare. Per lei ora c'è soltanto il miraggio di una medaglia nel judo ad Atlanta. Tutto il resto, compresa l'eventuale costituzione di una famiglia ed il sogno impossibile di avere figli rimane per dopo. Quando magari la sua massa muscolare sarà diminuita, la voce forse diventerà più acuta, insomma si avvicinerà maggiormente a quello standard femminile che tutti conoscono. Claudio Orsughi

Persone citate: Alexandre Nunes, Fernandes, Geraldo Bernardes, Godoy