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Storie Tese di cachi & phikis Storie Tese di cachi & phikis ARTEDI' 4 giugno al Palasport arrivano i nuovi Take That: e non state a perdervi in quisquilie, obiettando che Mark non ha i sopracciglioni di Elio, che Howard ha i capelli più lunghi di Rocco Tanica, che il fisico di Robbie non si può confrontare con quello di Faso. Tutto ciò non ha nessuna importanza: i Temibili Sei si sono autoproclamati «nuovi Take That», e se lo dicono loro, bisogna rassegnarsi. Perché loro sono Elio & Le Storie Tese. Quella Sporca Mezza Dozzina. Elio è un cantante dalle straordinarie caratteristiche: ha le sopracciglia più folte di quelle di Peo Pericoli, per non dire del terzo braccio che esibisce soltanto in specialissime occasioni. Elio - vero nome top secret, ma ormai negli ambienti bene informati si mormora che il reprobo all'anagrafe faccia Stefano Belisario - che era compagno di liceo di Rocco Tanica (alias Sergio Conforti) tastierista e fratello di Marco, manager del gruppo. Insomma, tutta una faccenda casareccia che dopo più di tre lustri di imprsse underground è sfociata nel più grave attacco mai sferrato al cuore di Sanremo: rischiare di vincere il Festival con una noncanzone pensata per arrivare ultima. Con tre deliranti apparizioni sul palco dell'Ariston, Elio, Rocco, Faso, Cesareo, Feiez e Millefinestre hanno scolpito nei cervelli italiani l'ossessivo nonsense della «Terra dei cachi». Spiazzando tutti, a cominciare da loro stessi. In effetti, l'exploit è difficile da giustificare. Inizialmente Faso, il bassista, lo attribuì al proprio sex appeal («Da Capodanno non ho smesso di usare la brillantina Linetti e questo ha influenzato le giurie») mentre Rocco Tanica teorizzò retroscena lisergici («Metà delle giurie erano in acido. Agli altri hanno dato la Coca Cola con l'aspirina e il tè da fumare»). Di sicuro, anche il richiamo ai sacri valori dell'amicizia (l'evocazione del «grande escluso» Mango-