BARUFFE D'AMERICA di Stefano Bartezzaghi

BARUFFE D'AMERICA BARUFFE D'AMERICA Jiggs e Maggie, per il «Corrierino» Arcibaldo e Petronilla: lui tutto cavoli e osterie, lei arrampicatrice mondana (ìli strani coniugi di George McManus, infumabile maestro del fumetto familiare L'esordio nel 1913 in «Bringing Up Fati ter»: la striscia si ispirò a una commedia di Harry EL 1904, quando il giovanotto George McManus, da non molto approdato dal St. Louis Republic della natale St. Louis al New York World di Pulitzer disegnò la prima tavola domenicale della serie Their Only Child destinata a venir presto ribattezzata The Newlyweds, non sapeva ancora che sarebbe entrato nella storia del fumetto come l'inarrivabile maestro del fumetto familiare. Non che altri non avessero già assaggiato l'argomento, dai Katzenjammer Kids a Buster Brown molte serie di vignette avevano preso di mira interni ed esterni familiari per mettere in risalto il contrasto tra genitori e figli, gli squilibri del matrimonio e le gesta di ragazzacci tenibili. Agli inizi, Geo McManus parve addirittura anche nel disegno seguire pedissequamente quello classicheggiante di Richard Felton Outcault, il creatore del perfido e borghesissimo Buster Brown. Geo McManus mise in scena addirittura mi neonato, narrando le vicissitudini di una fresca coppia di sposi afflitti dalle molestie, anzi dalla persecuzione, della propria prole. Ed ebbe grande successo. A HELLO/ KING FEATURE5? ]'M COMIWG DOWW TO SHOW VOLI MV . J NEW LOOK// quei tempi agli umoristi era ancora concessa la grande possibilità della sincerità, era ancora di là da venire l'ondata edulcoratrice dell'ipocrisia che avrebbe sommerso la stampa americana, quindi Geo McManus non ebbe nessuna difficoltà nel presentare con efficace plausibilità il neonato persecutore. Un orribile, maligno, crudele Snoo Kums (che nella versione italiana del Corrierinò fu chiamato Cirillino) sempre pronto a strepitare, prevaricando sullo scialbissimo Papà e sull'elegantissima Mammà, comunque all'apparenza sempre indistruttibili, ingualcibili, impeccabili, nonostante le catastrofi suscitate dall'aspirante patricida e matricida. Era la prova generale di un altro fumetto familiare. Ma il trionfo, l'incoronazione come esperto in coppie, il riconoscimento della sua perspicacia sociologica sarebbero arrivati a Geo McManus nove anni dopo, nel 1913 con Bringing Up Father. L'idea non fu sua. L'idea venne a Geo McManus mentre in teatro assisteva alla rappresentazione della commedia di Billy Barry The Rising Generation che raccontava le storie di una coppia di nuovi ricchi, due immigrati sbalzati troppo bruscamente tra gli agi e incapaci di assecondare il proprio arrivismo senza sprofondare nella melma della brutta figura, dell'umiliazione, del disonore. Geo McManus che credeva di saper tutto sulla famiglia scoprì di colpo grazie alla commedia di Billy Barry che, puntando più sul Cirillino che sui suoi genitori, in The Newlyweds, aveva mancato una grande occasione. No, occorreva puntare sulla coppia, e non su una coppia impeccabile come quella afflitta da Cirillino, ma su una coppia di peccatori come quella della commedia. Geo McManus decise di riguadagnare il tempo perduto, e siccome da idea (magari non propria) nasce idea (magari propria) pensò di creare una differenza, un antagonismo nella coppia di nuovi ricchi in gestazione, in modo che gli alterchi fossero in grado di deflagrare in assoluta comicità. Del resto in The Newlyweds già esisteva uno squilibrio tra potere maschile e femminile, lui e lei. Lui fu, dunque Jiggs, un ex muratore d'origine irlandese, improvvisamente arricchitosi grazie a una grossa vincita alla lotteria. Grassoccio, irriducibilmente portato alle rimpatriate con gli amiconi di osteria, ai cibi gustosi anche se grossolani, alle bevute comunque spiritose, alle belle domie ben disposte. E lei fu Maggie, una moglie da tempi di carestia anacronistica in tempi d'abbondanza, troppo alta, traboccante di energia nervosa a sostegno di una spasmodica vocazione d'arrampicatrice mondana. Il contrasto tra Jiggs e Maggie era, insomma, sociale. Lui dai soldi vinti dalla lotteria accettava cordialmente la liberazione dal lavoro e la concessione di tutte le godurie della sua classe di provenienza; lei, al contrario, esigeva la promozione di sangue, fasto e cultura, l'assunzione al cielo di una classe superiore. Sposati per chissà quale malaugurato incidente, insieme gratificati ciecamente dalla fortuna, avevano opinioni diverse in tutto (tranne che nell'amore per la splendida figlia Norah, versione riveduta e mighorata della già bella mammà di The Newlyweds) e per tali opinioni battagliavano accanitamente senza il mimmo scrupolo e la minima tregua, squassati dalle passioni teatrali di Geo McManus, su un copione oscillante tra Labiche e Feydeau, contro uno scenario sbalorditivo che mescolava architettura rococò, mobilia modem style in una specie di castello di ogni presunzione e goffaggine da nuovi ricchi. Nella coppia americana i rapporti tradizionali e stereotipi europei di sesso forte e sesso debole erano messi fortemente in crisi. «Mentre l'ideale americano non ammette l'onnipotente figura del padre europeo, ci si aspetta che gli uomini SHOW VOLI .NEW LOOK// Due tavole di Arcibaldo e Petronilla, il fortunato fumetto di George McManus siano almeno su un piano di parità per quanto riguarda le decisioni familiari. Questi "ideali" appaiono nettamente in contrasto con la "realtà" della cultura, quale è vista dalla Mead (in Male and Female, 1949) e da Gorer (in The American People, 1948). Si ritiene che gli uomini appaiano meno maturi delle donne, che siano dominati dalle mogli e meno capaci di queste di prendere una decisione, perlomeno nei rapporti con il sesso opposto. Tale aggressività ha maggiori possibilità di manifestarsi dopo il matrimonio che prima...» ha scritto Gerhart Saenger in un fondamentale saggio sui rapporti tra maschio e femmina nei fumetti americani, (Public Opinion Quarterly, Princeton University Press, '55). «Quando ha luogo un conflitto tra i due sessi, la vittoria può andare alle donne più che agli uomini. Se le donne prendono una decisione, allora si può ritenere che sappiano quello che vogliono e che per molti versi siano più intelligenti degli uomini, i quali, a loro volta, diventano più suggestionabili e più bisognosi di adattarsi. Essendo deboli al pari dei bambini può darsi che abbiano bisogno di protezione da parte delle mogli; al pari dei bambini sono meno ambiziosi e, se abbandonati a se stessi, diventerebbero pigri e indo¬ lenti. Questo indica un conflitto di base nei rapporti tra uomini e donne sposati. Il marito si stacca dall'immagine ideale dell'uomo forte, sicuro di sé, intelligente e assume le caratteristiche che la cultura assegna alle donne. Tale divergenza può anche portare a un deterioramento della stima che il marito ha di sé e alla delusione della sua compagna. Del pari, la moglie si stacca dall'ideale culturale del sesso debole e più remissivo, ideale che parrebbe attuato esclusivamente prima del matrimonio...». Quanto descritto da Gerhart Saenger può essere considerato l'approdo della tendenza inaugura¬ ta nei fumetti proprio da Jiggs e Maggie. Tuttavia, all'inaugurazione, l'inversione dei rapporti di sesso forte e sesso debole non fu completa. Jiggs non rinunciava a lottare e Maggie era molto lontana persino dal riuscire a simulare una maggiore intelligenza del marito. Jiggs temeva solo la violenza muscolare di Maggie, non il confronto per così dire intellettuale perché non si piegava alle sue manie, alle sue farneticazioni, alla sua retorica, e insisteva a essere se stesso, ovvero semplicemente mi popolano fortunato, che per amor di uno stufato di cavoli, di una partita di carte all'osteria e del profumo di una bella donna si sentiva di sfidare qualsiasi rischio e qualsiasi rappresaglia. Insomma, Jiggs probabilmente fu l'ultimo eroe maschile del fumetto familiare americano, anzi, in pratica del fumetto internazionale. Poiché proprio Bringing Up Father (grazie all'uniformazione del sistema di sindacati e agenzie di distribuzione dei fumetti) fu la prima striscia veramente internazionale e conquistò il mercato mondiale, imponendo la sua suggestione sovvertitrice in tutto il mondo. Pure qui da noi, nel solito favoloso Corrierino,' dopo l'estirpazione di prammatica delle nuvolette e il cambiamento ugualmente di prammatica dei nomi di Jiggs in Arcibaldo e di Maggie in Petronilla. E per anni e anni i mariti italiani si sentirono Arcibaldi e videro tante Petronille nelle consorti. A torto o a ragione. Può anche darsi del tutto a torto, comunque così le videro e le vissero. Segno indubbio dell'efficacia persuasiva di Geo McManus, il primo, del resto, a identificarsi con Arcibaldo e a posare per certe impressionanti fotografie con lo stesso cilindro, lo stesso panciotto, le stesse ghette e lo stesso sigaro, lo stesso ghigno malizioso e candido insieme esibiti dal fumetto. Oreste del Buono AMICI E COMPAGNE LA COTTA CONTINUA Scrivete a: Stefano Bartezzaghi «La posta in gioco» La Stampa - Tuttolibri via Marenco 32 10126 Torino valle, dove sta la valle, dove sta la ■»■ iO scrittore Julio Cortàzar era argentino, ma faI ceva certi espertimenti I I in una specie di lingua *sJ italiana: Simonetta, la fosca malintesa chiude le rame inaltri fino al nardo. Magari i tuoi allunghi di leopardo montano chiesa. Presentando queste opere di Cortàzar sull'Indice dei Libri, il poeta Valerio Magrelli ha parlato di una «lingua sosia»: questa denominazione mi piace, e del resto di Magrelli mi piacciono anche le poesie (le ha appena riunite Einaudi). Di quanti e quali altri esempi di «lingua sosia» disponiamo? Ci sono esempi che sono giochi, dichiaratamente: c'è la lingua in cui Ugo Tognazzi declamava «la supercàzzola brematurata»; c'è la lingua che si ottiene applicando qualche procedimento 4 di gioco a frasi magari già celebri in italiano. Sostituendo alle forme dei verbi fare e morire quelle corrispondenti dei verbi immediatamente successivi nel vocabolario, si ottiene la frase garibaldina: «Qui si farfuglia l'Italia, o si mormora...» (il giorno 23 maggio ultimo scorso, nella rubrica delle lettere della Stampa, un lettore ha tuonato contro la minacciata secessione. Si chiamava Giuseppe Garibaldi: sosia anche lui?). Poi ci sono esempi letterari di «lingua sosia», come appunto quelli di Cortàzar, o la lingua in cui Fosco Maraini ha scritto le sue poesie chiamate «fanfole» («Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...»). Qui potremmo, forse, mettere i «nominativi fritti e mappamondi» di Burchiello. Qui, ma l'azzardo è sempre maggiore, potremmo anche fare il nome di Pizzuto, lo scrittore più sconcertante del Novecento italiano. Mi dispiace aver saputo solo oggi che Julio Cortàzar avesse scritto un'altra poesia, fondata su un meccanismo di scambio. Me l'ha fatto conoscere Gualtiero De Marinis (Bergamo), in una traduzione di Gianni Toti, pubblicata venticinque anni fa su «Carte segrete». Il titolo è «Gli si lingua la impasta». Muovono le vinche e Mancano in due mosse. La fresca che rimpausa! Usciamo tutti a cacciare i rinopotami e gli ippoceronti... La tratta vuole sapere di che si gente! Tanto per aprire una parentesi, mi pare che qui non abbiamo mai parlato di «Internet», o forse solo per segnalare la possibile rima ricca, secondo la disposizione degli accenti, con «Fernèt». Aggiungo ora che Rossana Rossanda ha dedicato una delle sue Note a margine (Bollati Boringhieri) a Internet LA VIGNETTA DI MARAMOTTI e ai possibili usi da parte della sinistra. Titolo del capitolo: «Comintemet», che è un bellissimo mot-valise. Chi entra in Internet, mi tramanda De Marinis, può collegarsi all'indirizzo http://infobahn.com:80/pages/anagram.html (chi si lamentava dei codici fiscali è servito). Lì, scrivendo una frase, gliela anagrammano, in inglese. Torniamo ai versi. Le alburee sono poesie a indovinello di origine sarda: ne ho già parlato in varie occasioni, e non sto a spiegare il meccanismo. Preferisco, d'ora in poi, darvi assieme il testo e la soluzione, così che voi possiate farle risolvere a qualche amico. Le tre che seguono sono opera di Pier Antonio Parisotto (Schio VI). La soluzione è costituita dal verso che viene ricombinato, fra parentesi* RIFIUTO LE TOP MODEL CHE MI SI OFFRONO (SALVO UNA) La Naomi? Neppur toccarla! (A me piace Bruni Carla) Cindy nuda? Via nei pruni! (a me piace Carla Bruni) La Schiffer non fa per me (Carla Bruni piace a me). ... E PURE LE TV-GIRLS (idem) No, non voglio la Parietti (preferisco la Rossetti) La Marini? L'aborrisco! (la Rossetti preferisco) Mi deprime la Venier (la Rossetti je prefère) (in questo secondo caso, c'è un cambio di lingua che il solutore non gradirà molto). L'ultimo esempio per me è anche il migliore, e si inserisce nell'abbondante filone politologico della produzione di Parisotto. COTTA CONTINUA Se di Trotzky amavi i detti (professor Lucio Colletti) Craxi poi ti prese il cuore. (Lu. Colletti professore) Or col Polo fai l'inciucio (professor Colletti Lucio). Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Bergamo, Geo, Italia, New York, Schio, Torino