Niente fumo E' la giornata anti-tabacco di R. Cri.

Oggi nel mondo Oggi nel mondo Niente fumo E' la giornata anti-tabacco ROMA. Ogni dieci secondi nel mondo una persona muore per colpa del fumo. Ogni giorno 250 italiani muoiono per malattie collegate al fumo. Basterebbe forse riflettere su questi due dati per smettere di accendere sigarette. Eppure, i fumatori aumentano. E l'Organizzazione mondiale della sanità diffonde dati sempre più allarmanti, in occasione dello Giornata mondiale senza tabacco che si svolge oggi, con conferenze e distribuzione di materiale informativo nelle strade e nelle scuole. Ogni anno nel mondo muoiono 3 milioni di persone, 90 mila dei quali sono italiani. Di questi, 51 mila decessi sono dovuti a tumori, 25 mila a malattie cardiovascolari, 15 mila a patologie respiratorie. E ancora: un fumatore su due è destinato a morire prima o poi di tabagismo; tra 25 anni, dieci milioni di persone l'anno moriranno per cause legate alla sigaretta. Sempre secondo l'Oms, vi sono 1,1 miliardi di fumatori (900 milioni uomini e 200 donne), circa un terzo della popolazione con più di 15 anni. Gran parte di questi fumatori, 800 milioni, vivono nei Paesi in via di sviluppo. In Italia i fumatori sono non meno di 12 milioni: il 31 per cento degli uomini, il 26 per cento delle donne. Fumano il 37 per cento dei medici. «Come imprecano contro i venditori di armi, i media dovrebbero farlo anche contro i produttori di sigarette, che con i loro prodotti provocano milioni di morti ogni anno, cifre spaventose che non hanno confronto con alcuna guerra». Lo ha detto ieri Silvio Garattini, direttore dell'Istituto farmacologico Mario Negri, uno dei massimi esperti di tumori. Anche Gianni Ravasi, presidente della Lega italiana contro i tumori, alla presentazione della «Giornata antifumo» a Milano, ha accusato i produttori di sigarette: «Abbiamo nemici agguerriti, le multinazionali de', tabacco, molto ricche e quindi molto potenti». Contro di loro, il messaggio dell'Oms: «Sport e arte senza fumo», vale a dire: eliminiamo la pubblicità per le sigarette da gare e concerti, e invitiamo artisti e atleti a parlare ai giovani. Ma Vittorio Carrieri, assessore regionale alla Sanità dell Lombardia, ha domandato: «Ma uno come Schumacher potrebbe dire una parola contro il fumo?». Ancora dati, fomiti dal Centro di documentazione e informazione sul tabacco. C'è una flessione dei fumatori uomini italiani (meno 2,9 per centol ed un incremento nelle donne (più 2,4 per cento). Nel '95 le entrate fiscali dovute al tabacco sono state pari a quasi 13 miliardi di lire per le casse dello Stato (quasi il 73 per cento del prezzo delle sigarette è tassa). Lo scorso anno sono state vendute oltre 91 miliardi di sigarette (più 0,47 per cento rispetto al '94). In Europa le attività sul tabacco occupano quasi 1,5 milioni di persone (oltre 350 mila in Italia). E poi c'è l'Associazione fumatori {Ai), che propone di «trasformare la giornata antifumo in una giornata del dialogo e del rispetto reciproco tra fumatori e non». L'Af (70 mila soci di cui 10 mila non fumatori) dice no alle leggi regionali «discriminanti» contro le quali presenterà ricorsi ai Tar. [r. cri.]

Persone citate: Gianni Ravasi, Schumacher, Silvio Garattini, Vittorio Carrieri

Luoghi citati: Europa, Italia, Lombardia, Milano, Roma