Tangenti, 5 anni a Gava
Tangenti, 5 anni g Cava Tangenti, 5 anni g Cava Condannato l'ex ministro dell'Interno NAPOLI. Una tangente di 300 milioni costa all'ex ministro dell'Interno, Antonio Gava, 66 anni, la prima condanna: 5 anni di reclusione, 15 milioni di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per il tribunale di Torre Annunziata l'ex leader de è colpevole di ricettazione per aver ricevuto dall'allora assessore regionale Armando De Rosa una mazzetta versata dagli imprenditori che nell'87 realizzarono l'ospedale di Vico Equense, nella penisola sorrentina. Con questo duro verdetto - il primo in Campania nei tanti procedimenti di Tangentopoli a carico di big della politica - i giudici sono andati oltre la richiesta avanzata dal pm Fortuna (quattro anni). Al momento della sentenza Gava non era presente, e senza di lui è stato celebrato l'intero processo. Il tribunale lo dichiarò contumace all'inizio del dibattimento quando i difensori esibirono ima serie di certificati per dimostrare le sue precarie condizioni di salute. Antonio Gava, sotto processo anche per l'accusa di associazione camorristica scaturita dalle rivelazioni dei pentiti, era assente quando in aula fu proiettata la videocassetta in cui era registrato il drammatico confronto col suo accusatore. A Gava che negava di aver ricevuto denaro, l'ex fedelissimo replicava: «Non fate così, dite la verità, ormai quei tempi sono finiti». Ed è sempre De Rosa ad aver confermato in aula di aver portato la tangente versata dai costruttori nell'abitazione romana di Gava che gli avrebbe detto in napoletano: «Queste so' pampuglie». Ovvero, pagliuzze. Che le cose si sarebbero messe male il difensore Carlo Taormina lo aveva intuito da tempo. Durante l'arringa il legale ha parlato del «carico di storie e di valutazioni negative di carattere spesso giornalistico che pesa sulle spalle di Gava», col rischio che ciò potesse influire «sulle decisioni dei giudici». Per questa inchiesta Antonio Gava nel '94 ha conosciuto l'onta del carcere. Era arrivato alla politica come figlio d'arte: il padre Silvio, esponente di spicco della de, ricoprì numerosi incarichi di governo negli Anni 60. [m. ci
Persone citate: Antonio Gava, Armando De Rosa, Carlo Taormina, De Rosa, Gava
Luoghi citati: Campania, Napoli, Torre Annunziata
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