Ridateci le biglie coi ciclisti

Francia, ragazzini in rivolta contro le nuove «palline» pubblicitarie Francia, ragazzini in rivolta contro le nuove «palline» pubblicitarie Ridateci le biglie coi ciclisti QUELLE di terracotta si spaccavano in due, se il colpo di bisticcila era ben assestato. Quelle di vetro ingannavano il tiro perché i confini della trasparenza e del cuore colorato sfumavano sotto il sole e la luce. Quelle con dentro il volto del ciclista amato, le più desiderate. Bighe di passione. Di pomeriggi incantati lungo piste in sabbia o in terriccio, su spiagge o piazze di chiesa. Sacchetti ripieni di bighe. Tasche piene di biglie che risuonavano allegre durante le ore di scuola o il tragitto che separava la casa dal luogo della partita, della sfida. Partivi con un Coppi in maglietta e berrettino e potevi tornare a casa con un Bobet di cui poco ti importava. Allora pianti silenziosi. Il giorno dopo tornavi sui luoghi del duello con un Ballali strafottente e cercavi, fra striscio, sponda e colpo secco, di recuperare il tuo amato Coppi, così da non perdere più lacrime sul cuscino. Tutto finito. Anche questo è finito. Ce lo dicono i bambini francesi: le bighe con nel cuore il volto di Anquetil, Poulidor, Gimondi, Motta, non verranno più fabbricate. Altri eroi ora incalzano. Incalzano, soprattutto, gli sponsor più ricchi, quelli che vogliono che le bighe vengano «ripiene» di Re Leone, Pocahontas, dalmati dei Centouno; o con marchi di frutta, di scarpe, di zainetti, di automobili. Come dire, non basta aprire il frigorifero per trovarci Mike Bongiorno. Anche quando giochi, ricordati del Grande Sponsor. Ricordati del gadget universale. Re Leone-Disney ti accompagneranno dal pigiama allo zainetto, dal formaggino alle lenzuola, dalla matita alla bigha. Come dire: che la fantasia che si buttava lungo una pista, trasformando un nome, un volto, un colore in una lunga corsa, dove ci stavano salite e cielo, alberi e fiori e appassionati ai lati, non può più esistere. Si deve correre dentro a binari implacabili e precisi, sapendo fin da piccoh che altro non si potrà che essere consumatori. NicoOrengo

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