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Walken e gli angeli ribelli cercano un'anima perfida PRIME CINEMA E' deludente «L'ultima profezia», regia di Wìden Walken e gli angeli ribelli cercano un'anima perfida SUGLI angeli nel cinema si potrebbe scrivere un volume, notando quanto spesso assumano fattezze umane. Tuttavia deve essere difficile trovarne uno con l'aspetto inquietante di Christopher Walken, che non a caso è chiamato a impersonare vampiri e principi delle tenebre. In «L'ultima profezia» il bravissimo attore incarna l'angelo Gabriel, il quale dopo aver combattuto Lucifero ha egli stesso aperto le ostilità contro Dio, ingelosito dalla sua decisione di dotare di un'anima gli uomini. La storia la scopre Thomas (Elias Koteas), un poliziotto di Los Angeles che in origine voleva farsi prete. Indagando su uno strano caso di omicidio (la vittima è priva di occhi e con un apparato scheletrico da feto), Thomas entra in possesso di un'antichissima edizione della Bibbia, che contiene la rivelazione di questa seconda guerra angelica e una profezia: per vincere, i ribelli hanno bisogno di impossessarsi dell'anima umana più perfida che esista. E l'hanno identificata, ai giorni nostri, in quella di un colonnello reduce dalla Corea, torturatore e cannibale, appena defunto in quel di Chimney Rock, Arizona. Il che trasporta l'azione nell'ex cittadina mineraria con sviluppi che prevedono l'ingresso in scena di una maestrina (Virginia Madsen), di una bambina indiana a cui l'angelo buono Simon (Eric Stoltz) ha affidato l'anima dannata del colonnello, di vari stregoni pellirosse e addirittura di Lucifero, cui spetta il paradossale compito di ricordare l'arma della fede agli uomini di buona volontà. Il soggetto era curioso, ma Gregory Widen non poteva scriverlo e dirigerlo peggio di così; e Walken e Stoltz a parte, gli altri si distinguono per cagneria. Alessandra Levantesi L'ULTIMA PROFEZIA di Gregory Widen con Christopher Walken Elias Koteas Eric Stoltz Produzione: Stati Uniti Anno: 1995 Genere; horror Cinema Capltol di Torino Capltol di Roma