«Superiamo l'emergenza-giustizia»

Il Guardasigilli incontra le associazioni di magistrati e avvocati: basta scontri Il Guardasigilli incontra le associazioni di magistrati e avvocati: basta scontri «Superiamo ^emergenza-giustizia» Flick: tavolo comune per i problemi più urgenti ROMA. «Bisogna superare la logica dell'emergenza, della settorialità, dello scontro tra le varie posizioni». Basta con le emergenze, basta con gli scontri. Per il nuovo ministro Guardasigilli Giovanni Maria Flick la giustizia deve tornare ad essere terreno di dialogo costruttivo. Questo il nocciolo del suo discolpo durante l'incontro con le associazioni nazionali dei magistrati, degli avvocati e dei giudici di pace. I protagonisti di tanti accesi scontri si ritrovano cosi insieme attorno ad un tavolo comune per affrontare gli impegni più urgenti del settore. «Abbiamo parlato del metodo con cui affrontare i problemi più gravi della giustizia e avviato una collaborazione, senza rinunciare ciascuno alle proprie prerogative: basta scontri, ci vuole un confronto tra le varie posizioni in un'ottica costruttiva perii futuro». Fitta l'agenda di impegni del Guardasigilli: «Abbiamo chiesto ai presidenti delle Camere di porre come primo punto dei lavori del Parlamento il decreto salva-processi, la cui conversione è un primo passo nel programma di razionalizzazione della giustizia italiana». Il secondo punto ò l'arretrato della giustizia civile, su cui si scontrano le opposte esigenze di magistrati e avvocati. Il ministro è convinto che «un criterio di collegialità potrebbe conciliarle». Sull'incontro ha pesato la sentenza della corte costituzionale del 27 maggio. Flick ha annunciato di aver attivato «una iniziativa legislativa del ministero in materia di sciopero degli avvocati, che noi intendiamo come il recepimento di criteri di autoregolamentazione». II ministro della giustizia si propone di dare un carattere di ciclicità all'incontro con magistrati e avvocati. Molto chiaro è stato Flick sulle ipotesi di amnistia e indulto: «Non sono temi da affrontare», ha risposto seccamente ai giornalisti. Quanto ai giudici di pace, controversa è l'ipotesi di allargamento delle loro competenze alla materia penale per i reati che riguardano i minori. Questa possibilità registra la contrarietà degli avvocati. Per il decreto salva-processi, il ministro non esclude un intervento del governo in tempi brevi «prima che scadano i tre mesi, per evitare che qualcuno faccia indebita¬ mente tre mesi di carcere». Flick ha ribadito che la sua gestione del dicastero di via Arenula non intende proseguire nella linea ispettiva adottata dai suoi predecessori. «Finché sono in corso indagini giudiziarie su magistrati - ha detto -11 ministero non entrerà in competenze che non sono sue». Il ministro, inoltre, ha confermato la mezz'ora trascorsa a colloouio ieri mattina alla camera con Berlusconi, mantenendo assoluto riserbo sul merito: «Mi è stato richiesto un incontro da un deputato, che è anche ex presidente del Consiglio. L'incontro è avvenuto nella sede istituzionale che è il Parlamento. Si è trattato di un incontro informale, non c'è nulla che possa aggiungere sui contenuti». [r. i.] Il ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick

Persone citate: Berlusconi, Flick, Giovanni Maria Flick

Luoghi citati: Roma