«MA IO SONO DELUSO» di Abraham Yehoshua

Prodi sulla Rai: la legge o subito il consiglio «MA IO SONO DELUSO» SONO deluso. Se il risultato degli exit poli sarà confermato, sono deluso. Da tre cose. Deluso dalla striminzita vittoria di Shimon Peres: perché lo scarto tra lui e Bibi Netanyahu avrebbe dovuto essere più ampio. Nei quattro anni del governo laborista, Israele ha conosciuto una stagione di grandi successi. E' stata firmata la pace con la Giordania e i palestinesi. L'economia è progredita, la disoccupazione è diminuita. Abbiamo assorbito bene possenti ondate migratorie. Con un bilancio così, uno scarto di poco superiore a un punto percentuale tra il premier e il capo dell'opposizione è davvero minimo. Deluso, in secondo luogo, dalla disgregazione del voto: il successo dei piccoli partiti costringerà il vincitore a lunghe manovre e trattative per poter formare un governo, che potrà contare su una maggioranza più esigua e più orientata a destra di prima. Deluso, infine, dal successo dei partiti religiosi, soprattutto di quelli sefarditi. Un tempo i religiosi votavano liberamente per il Likud o per i laboristi. Ora si arroccano, e questo non è un buon segno per la coesione della società israeliana: il nuovo governo dovrà fare grandi sforzi per integrare la fazioni in un quadro politico comune. Attenzione, Abraham Yehoshua CONTINUA A PAG. 2 QUARTA COLONNA

Persone citate: Bibi Netanyahu, Shimon Peres

Luoghi citati: Giordania, Israele