Clandestini morti su cargo italiano di R. Cri.
17 Cinque vittime morti su cargo italiano BANJUL. Cinque passeggeri clandestini africani - quattro gambiani e un nigeriano - sono stati ritrovati cadaveri a bordo di un mercantile italiano al largo del porto di Banjul, in Gambia. Lo ha reso noto ieri la polizia della capitale del Paese africano. La scoperta dei cinque cadaveri è stata resa possibile per l'intervento di un sesto clandestino, fuggito dalla stiva per informare il capitano della nave, la «Mv Villae», che aveva da poco lasciato il porto di Banjul diretta a Dieppe, in Francia, con un carico di arachidi. Secondo le prime informazioni disponibili, la morte dei cinque clandestini sembra sia da attribuirsi alle esalazioni di insetticidi con cui erano trattate le arachidi per proteggerle durante la traversata. Altre fonti parlano invece di un intervento dell'equipaggio che avrebbe diffuso del gas nella stiva. La polizia sta interrogando i membri d'equipaggio per scoprire la verità su una tragedia che si annuncia come un ennesimo caso di «traffico» di esseri umani dal Terzo Mondo all'Europa. Nessuno sa con precisione a quanto ammonti l'umanità di nomadi e di fuggiaschi in cerca di un rifugio nell'Europa occidentale, ma è certo che le loro migrazioni hanno scatenato un business di miliardi di dollari che - sostengono gli esperti - rendo ormai quanto quello della droga. Ciascuno dei disperati che si è comprato una promessa per la libertà e per il benessere ha sborsato cifre che oscillano da 250 a 25 mila dollari a mafie che organizzano trasporto, sistemazione e sfruttamento nel presunto paradiso di un'Europa luccicante. Camion, treni, aerei, navi hanno riversato nel Vecchio Continente almeno mezzo milione di clandestini negli ultimi due anni e l'esodo continua sempre più abbondante: lungo le vie aperte dai nuovi «trafficanti» si affollano cinesi e marocchini, russi e indiani, africani e sudamericani. [r. cri.]
Luoghi citati: Banjul, Europa, Francia, Gambia, Vecchio Continente
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