Muore sul campo di calcio colpito dalla porta

Dramma ieri pomeriggio in un oratorio di Bologna, il ragazzino è stato schiacciato da una traversa metallica Dramma ieri pomeriggio in un oratorio di Bologna, il ragazzino è stato schiacciato da una traversa metallica Muore sul campo di calcio, colpito dalla porta Un bambino di sette anni: è crollata mentre stava giocando BOLOGNA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Morire a 7 anni in un Campetto parrocchiale, travolto da una porta di calcio. Per alcuni istanti, le urla di dolore di Luca Cuppini si sono confuse con le grida di gioia degli amichetti, impegnati in una partita a calcetto. Uno alla volta, i compagni si sono rialzati, un po' ridendo un po' imprecando. Luca però è rimasto a terra, colpito alla testa da una traversa metallica, sepolto dalla porta mobile da calcetto alta quasi 2 metri e dal peso di almeno 100 chilogrammi, che si è improvvisamente ribaltata travolgendolo. In pochi attimi, il doposcuola pomeridiano è diventato dramma e il gioco tragedia. I soccorsi sono stati immediati. Tra i primi ad arrivare, anche il padre di Luca, disperato. Un'eliambulanza è giunta subito sul posto, sotto gli occhi sgranati degli altri bambini. Luca, le cui condizioni sono subito apparse molto gravi, è stato trasportato in pochi minuti all'O¬ spedale Maggiore di Bologna. Ma il suo cuore ha cessato di battere dopo un'ora. Il piccolo, che era nato il 31 dicembre '88, è morto per il grave trauma cranico provocato dal colpo in testa della traversa. La disgrazia ha travolto dal dolore una famiglia e un intero paese, Molinella, nella Bassa bolognese. Luca era figlio unico di una giovane coppia: il padre artigiano radioriparatore, la madre cuoca precaria in una scuola materna locale. Dopo gli impegni scolastici (frequentava la seconda classe elementare), il bambino si trasferiva nella parrocchia di San Matteo di don Carlo, in via Bentivogli, dove insieme ad un'altra ventina di amichetti attendeva il rientro a casa dei genitori. Come sempre, anche ieri Luca e i compagni avevano pranzato in parrocchia e prima di mettersi a fare i compiti si stavano concedendo una breve pausa, tirando quattro calci al pallone, tra grida e schiamazzi. L'incidente è avvenuto verso le 14. In quel momento, nel Campetto c'erano una decina di bambini e uno dei due volontari addetti alla vigilanza che, insieme ad una insegnante, sorvegliano normalmente gli alunni durante i giochi e la ricreazione. Don Carlo è sconvolto: «Provo un gran dolore, una grande amarezza. Sono arrivato quando era già avvenuto tutto, non ho potuto dirgli niente, neanche una parola. Ora dobbiamo tutti quanti dare conforto ai genitori». Gli investigatori stanno procedendo con molta cautela. «E' necessario per non coinvolgere e per non provocare traumi ai piccoli compagni di gioco di Luca», sottolineano i carabinieri di Molinella. Ed è per questo che il pm della pretura di Bologna, Rita Zaccariello, che coordina gli accertamenti, ha disposto che almeno per ora non vengano sentiti i bambini presenti al momento della disgrazia. Per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente, i militari stanno invece sentendo le altre persone che si trovavano sul luogo della tragedia, in particolare l'addetto alla sorveglianza. Finora non sono state formulate ipotesi di reato colposo. Ma le indagini puntano ad appurare se il servizio di vigilanza fosse adeguato e se per la porta mobile, usata dai bambini anche per arrampicarsi, fossero necessarie strutture di supporto particolari. Il corpo del piccolo Luca è intanto stato trasportato all'Istituto di medicina legale mentre l'intera area del campo da gioco è stata posta sotto sequestro giudiziario. Sugli schiamazzi e le grida di gioia dei bambini è sceso il silenzio. Marisa Ostolani La porta da calcetto che è crollata addosso a Luca Cuppini, uccidendolo

Persone citate: Cuppini, Luca Cuppini, Marisa Ostolani, Rita Zaccariello

Luoghi citati: Bologna, Molinella