Chi sono Un colonnello e 5 marescialli di Fra. Gri.

Un colonnello e 5 marescialli Chi sono Un colonnello e 5 marescialli ROMA. «Formalmente e in pianta organica da tempo, ma sostanzialmente in disuso». Antonio Di Pietro, scrivendo su Oggi della sua iniziativa di creare i moschettieri dei Lavori pubblici, la dà per scontata. «Sto riorganizzando la presenza di un nucleo di carabinieri». Non e mica un proposito. IL' una realtà. E allora andiamo a vedere chi sono questi carabinieri che già sono in organico e cosa Tonino pensa di farne. Un nucleo presso il ministero dei Lavori Pubblici esiste da più di sessantanni. Era il 1935 quando fu istituito un piccolo comando, che nei primi tempi di vita ebbe anche un ruolo importante. Poi il suo lavoro è scemato grandemente. E alla l'ine, dodici anni fa, è stato drasticamente ridotto. Attualmente sono in servizio un colonnello e cinque militari tra marescialli e carabinieri semplici. Poco più che un ufficio di collegamento con il Comando generale. Tanto che non s'è meritato nemmeno la dignità di un richiamo sull'elenco telefonico. E a viale Romania, sede del comando, spiegano che questa è la prassi, tolti alcuni ministeri che storicamente fanno affidamento su un forte nucleo di carabinieri (vedi Sanità, Ambiente o EsteriI. «Quando un ministro - spiegano - ha avuto bisogno di informazioni, trovandosi alle prese con appalti particolarmente impegnativi, chi! quelli piccoli si fermano negli uffici periferici, s'e rivolto all'ufficiale in servizio il quale ha poi interessato l'Arma. Chiedevano in genero di controllare una so! cieta, un nominativo. Volevano i sapere se una data persona fos| se realmente un imprenditore o non una testa di legno». Ma questo e il passato. Di ! Pietro pensa al futuro. Ha già | contattato alcuni investigatori ! di cui ha totale fiducia - vedi il ; maggiore Francesco D'Agostino, che ha lavorato al fianco del pm Vittorio Paraggio nell'inchiesta sulla Cooperazione e sulla Tangentopoli romana per chiedere se fossero disponibili a trasferirsi da lui al ministero. Pero l'uscita pubblica di Di Pietro, che ancora nemmeno ha avuto il voto di fiducia da una Camera, e che ha giurato appena qualche giorno fa, ha colto di sorpresa i Palazzi del potere, Comando generale compreso. L'istituzione di un nucleo di carabinieri, infatti, non è cosa di tutti i giorni. Tocca equilibri tra le forze di polizia che sono quanto di più delicato al mondo. E' occorso sempre un lento lavorio diplomatico tra i ministri interessati. In questo caso, non si potrebbe prescindere dalla Difesa o dall'Interno. E i tempi inevitabilmente si allungherebbero. Di qui il sospetto di alcuni poliziotti, già sul piede di guerra: Di Pietro ha voluto forzare i tempi con il suo annuncio? Ma forse c'è anche un'altra spiegazione: l'ex pubblico ministero Antonio Di Pietro, sapendo il vespaio che stava andando a sollevare, è stato ben attento a non ingolfarsi su problemi di competenza. Ecco perché parla del nucleo già in organico. Si accontenterebbe di un piccolo ampliamento - fino a venti, trenta carabinieri - che difficilmente può essergli negato. Quanto ai risultati, ci penserà lui. [fra. gri.]

Persone citate: Antonio Di Pietro, Di Pietro, Francesco D'agostino

Luoghi citati: Roma