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Cossigq; sì alla costituente Cossigq; sì alla costituente «Un'assemblea utile per liberare la nostra democrazia dalle secche» ROMA. L'ex presidente della Repubblica e senatore a vita Francesco Cossiga è intervenuto nella giornata di ieri sul tema delle riforme istituzionali per osservare che «tra i vari metodi per uscire dalle secche nelle quali la democrazia italiana si trova ormai da quasi un decennio, senza riuscire a risolvere il problema delle riforme costituzionali, forse la convocazione di una assemblea costituente sarebbe stata, o sarebbe, la forma migliore». Un tema estremamente delicato, quello delle riforme istituzionali, sul quale ieri hanno preso posizione i leader delle principali forze politiche, sia della maggioranza che dell'opposizione. Da parte sua, il senatore a vita ha espresso il suo punto di vista sulla questione nel corso di un'intervista trasmessa al Tg2. «A chi obietta che le assemblee costituenti si convocano solo quando c'è bisogno di stipulare un patto nazionale - ha affermato -, io rispondo come dietro la Costituzione del 1948 ci fosse un vero e proprio valido patto nazionale». «Ma non dimentico - ha aggiunto Cossiga - che questo patto, già nel nascere, fu incrinato, e gravemente, dalla rottura all'interno della vita politica nazionale tra i partiti costituenti a causa della divisione del mondo in due sfere». Ma l'intervento dell'ex presidente non si è risolto in queste poche battute. Cossiga ha anche ricordato che vi era una parte del Paese che non aveva ancora trovato espressione democratica, «mentre oggi l'ha trovata, ed era confluita nel mare magnum della de». «Quindi - ha proseguito - credo che oggi, senza nulla sconfessare del patto del 1948, anzi proprio per rinnovarlo e confermarlo, si potrebbe dar vita ad una Assemblea costituente sul nuovo patto nazionale». Sempre secondo l'ex presidente della Repubblica non esiste Costituzione, in nessun Paese, che non abbia alla sua base un patto nazionale, «cioè una convergenza del sentire della gente su alcuni valori senza i quali la nazione non è nazione, la patria non è patria, il regno non è regno, la Repubblica non è Repubblica», [r. i.]