Sarà grande jazz ai Giardini Reali di Gabriele Ferraris

Dal 1° luglio il Jvc Newport Festival Dal 1° luglio il Jvc Newport Festival Sarà grande jazz ai Giardini Reali Otto giorni, dal 1° all'8 luglio: due in più della prima edizione. Il Jvc Newport Jazz Festival si ripresenta al pubblico dei Giardini Reali con un programma ricchissimo. Ieri la rassegna - che s'è trasferita da Nizza' all'ombra della Mole grazie ai buoni uffici di Sergio Ramella dell'Aics-Contromusica - è stata ufficialmente presentata. E l'assessore alla Cultura Ugo Perone ne ha approfittato per accennare a un progetto che nel '97 potrebbe diventare realtà: la creazione di un «sistema dei festival» a Torino. Alcune tessere del mosaico sono già presenti: il Jvc Jazz, per esempio, così come Settembre Musica o Torino-Danza. Altro se ne aggiungerebbero, a cominciare da una rassegna di musica etno-pop derivante da «Pellerossa». Perone non scende nei dettagli, ma possiamo ipotizzare un pacchetto di proposte «forti» (pensiamo a «Musica 90», «Parole e musica», Cinema Giovani e Cinema Gay, i Saloni del Libro e della Musica, e simili) da progettare con largo anticipo, per «venderle» proficuamente sull'allettante mercato del turismo culturale e spettacoliero. Si dissolvono così anche i malumori del recente passato, quando Ramella aveva accennato all'eventualità di trasferire il Jvc Festival a Genova, lamentando l'impossibilità di programmare una manifestazione di ampio respiro senza avere dall'ente pubblico precisi impegni (anche sul versante economico) se non all'ultimo momento. Intanto, ecco il cartellone del Jvc Festival edizione 1996: si parte il 1° luglio con una serata latinoamericana: Tania Maria, Arturo Sandoval e Los Van Van. Il 2 saranno di scena Roy Ayers, i Sax Machine di Phil Woods e il quintetto di Wayne Shorter; il 3 il quartetto di Cedar Walton, Toots Thielemans e la Carnegie Hall Jazz Band diretta da Jon Faddis. Horace Silver sarà sul palco il 4 luglio, prima dei Manhattan Transfer. Veniamo al 5 luglio, con il quartetto italoamericano di Giammarco, Tessarollo, Johnson e Vincent, Joe Zawinul e la Mingus Big Band (presente la vedova di Mingus, Sue). Il trio di Franco D'Andrea aprirà la serata del 6, seguito dal trio di Me Coy Tyner con Michael Brecker e da Gato Barbieri. Il 7 due gruppi italiani, i Jazz Encounters e il quintetto elettrico di Enrico Rava, e la vocalist Dee Dee Bridgewater. Gran finale l'8 con Gilberto Gii. 1 prezzi: 25 mila lire per i mille posti a sedere numerati (in prevendita da Box Office Ricordi), 20 mila gli ingressi, cifre che scendono a 15 e 10 mila lire per Gilberto Gii. Abbonamenti a 8 serate: 130 mila gli ingressi, 165 mila i posti numerati. Nel pomeriggio sarà possibile assistere gratuitamente alle prove. I concerti durano dalle 20 a mezzanotte, la serata dell'8 s'inizia alle 21,30. Dopo i concerti, jam session ah'Alcatraz (murazzi del Po) con Cedar Walton, Massimo Faraò, Horace Silver, Gianni Basso e altri. Migliorie tecniche assicureranno visuale e ascolto ottimali: una seconda linea di amplificatori «servirà» gli spettatori più lontani dal palco. Gabriele Ferraris Otto giorni di «alta» musica in una rassegna ricca di bei nomi Nella foto in alto, il brasiliano Gilberto Gii qui sopra, il Trio di Me Coy Tyner che sarà affiancato da Michael Brecker e sotto, il grande sassofonista Gato Barbieri, argentino

Luoghi citati: Genova, Torino