Le Gru conto da 25 miliardi di Grazia Longo

Grugliasco Grugliasco, ma al Comune (che farà ricorso) toccherà solo un quarto della cifra, a causa della legge Berlusconi Le Gru, conto da 25 miliardi Da pagare per la sanatoria edilizia E' un conto «salato» quello che il Comune di Grugliasco ha presentato ai titolari della shopville «Le Gru» per sanare il contenzioso edilizio. La multinazionale francese «Trema» e la società costruttrice «Galileo» dovranno pagare in tutto 25 miliardi. «Solo così - spiega il sindaco Mariano Turigliatto - potremo concedere la licenza di agibilità definitiva a 175 negozi del centro commerciale e all'Euromereato». Attualmente è infatti ancora in vigore l'autorizzazione provvisoria rilasciata il 2 dicembre 1993 dal commissario prefettizio Lorenzo Circosta. Il conto che i titolari del centro commerciale devono saldare si articola in tre voci. La prima, che ammonta a oltre 10 miliardi, riguarda il condono edilizio dei locali costruiti abusivamente (pari a metà dei 650 mila metri cubi complessivi), compreso l'albergo a quattro stelle su sette piani non ancora terminato. Ma al Comune di Grugliasco, per effetto della legge Berlusconi, spetta solo un quarto, il 75 per cento finirà infatti nelle casse dello Stato. «E' una vera ingiustizia - commenta Turigliatto - ricorreremo alla Corte Costituzionale affinché ci conceda una maggiore percentuale. In fondo, l'abuso edilizio resta sul groppone della nostra città». La seconda voce del saldo, 5 miliardi e mezzo, riguarda invece le opere di urbanizzazione. Altri 10 miliardi, infine, dovranno essere versati per la tassa del 6 per cento sul costo di costruzione. «Finora - sottolinea l'assessore ai Lavori pubblici Guido Laganà - ci è stata pagata solo la percentuale sui muri e non sui locali finiti, come prevede la convenzione. La perizia tecnica compiuta da una commissione comunale fissa una tassa di 1 milione e 100 mila lire per metro quadro, contro le 380 mila lire per metro quadro che ci sono già state versate». Il conto da capogiro non sconvolge però più di tanto la Trema. Il direttore generale Ermanno Niccoli: «Le prime due voci del saldo sono ancora tutte da definire. Il Tar deve, infatti, ancora esprimersi sull'annullamento, da parte della Regione Piemonte su richiesta del sindaco di Grugliasco, del piano particolareggiato che prevedeva l'ampliamento della shopville. In ogni caso, non appena riceveremo la notifica ufficiale del conto ricorreremo nuovamente al Tar. E' ancora da vedere, quindi, quando e cosa pagheremo». Intanto i commercianti che operano nei negozi all'interno della shopville attendono l'agibilità definitiva : «Per ora continuiamo a lavorare tranquilli. In fondo la questione della licenza di agibilità dev'essere risolta tra i titolari del centro commerciale e il Connine di Grugliasco». Massimo Perazzolo, presidente del consorzio dei 175 negozianti della galleria commerciale delle Gru, è certo che il contenzioso edilizio non comprometterà più di tanto la loro attività. Gli fa eco un altro negoziante, Luigi Rosso: «In fondo è un po' come per gli appartamenti di nuova costruzione: gli inquilini li occupano prima ancora che venga rilasciata loro la licenza d'agibilità definitiva. E poi, siamo seri, qui dentro lavorano 1500 persone. Vorranno mica lasciarci fermi solo perché ancora non siamo perfettamente in regola?». Grazia Longo A sinistra, il sindaco di Grugliasco, Mariano Turigliatto, che ha presentato un conto «salato» al centro commerciale Le Gru

Persone citate: Berlusconi, Ermanno Niccoli, Guido Laganà, Lorenzo Circosta, Luigi Rosso, Mariano Turigliatto, Perazzolo, Turigliatto

Luoghi citati: Comune Di Grugliasco, Grugliasco, Piemonte