Nuove accuse dallo 007 per il traffico di armi

Il pentito che si sparò in Procura Il pentito che si sparò in Procura Nuove accuse dallo 007 per il traffico di armi Interrogato Tessari, l'ex maresciallo poi consigliere provinciale delpsdi L'ex maresciallo GGermano Tessari - l'uomo di Dalla Chiesa nella lotta al terrorismo in Val di Susa - spunta dall'inchiesta sulla destinazione delle armi «transitate» per l'armeria Brown Bess di Susa. E non solo per le dichiarazioni rese al processo contro Luisa Duodero e il figlio Andrea Torta, gli armaioli. Dichiarazioni contestate dal pm Gabriella Viglione, che in aula aveva chiesto la trasmissione degli atti alla procura. C'è qualcosa e soprattutto qualcuno di più a coinvolgere l'ex maresciallo dei carabinieri che, con la pensione, si mise in politica, divenendo subito consigliere provinciale del psdi. Per poi passare, nel marzo '95, alle dipendenze della Sitaf come responsabile della sicurezza: attorno all'autostrada era stato ritrovato un po' troppo esplosivo non utilizzato. Quel qualcuno si chiama Franco Fuselli, pentito «anomalo», ma «abbastanza credibile» per la procura. Il collaboratore dei servizi segreti ha pai-lato del ruolo che, secondo lui, avrebbe avuto pure Tessari in quel viavai di armi. La scorsa settimana, accompagnato dall'avvocato Valerio Durante, Germano Tessari si è presentato in via Tasso e al quinto piano è stato interrogato dal procuratore aggiunto Marcello Maddalena e dal sostituto Gabriella Viglione. E' pacifica la sua posizione di indagato, anche se il legale sostiene che la sua presenza al «colloquio» è stata più che altro «un atto di garanzia». Fuselli ha risentimento personale nei confronti di Tessari: è stato quest'ultimo a tirarlo in ballo nella rmano Tessari storia dell'armeria. E, prima, il collaboratore dei sei-vizi si presentò sotto la casa del maresciallo a Susa, a fare ima piazzata. Poi, cominciò a riempire ima montagna di verbali. Dopo quasi un annodi interrogatori la procura ne aveva chiesto l'arresto. Ma il 19 aprile scorso Fuselli chiese di andare in bagno ai poliziotti che l'avevano hi cuslodia e così riusci a spararsi. E a sopravvivere miracolosamente. Adesso Fuselli appare più pimpante di prima: è stato reinterrogato più di una volta nelle ultime due settimane. I pm si alternano fra lui e i Torta, cercando dagli armaioli conferme alle rivelazioni del pentito. Ma per il momento non sembrano aver ottenuto grandi successi: i coindagati di Fuselli sono stati in carcere per mi anno e mezzo, hanno incassato ima condanna di 6 aimi e 6 mesi a testa in primo grado e nel difendersi continuano a sostenere di non aver avuto controlli da parte dei carabinieri e di aver avuto come clienti «uomini delle istituzioni». Leggasi: servizi segreti. Per questo, anche due agenti del Sisde sono stati iscritti nel registro degli indagati. La tesi difensiva degli armaioli è semplice: stavamo dalla parte della legge, non si sapeva bene come, ma ci stavamo. E' una tesi che negli anni bui della strategia della tensione aveva convinto molti neofascisti di poter contare sull'impunità per tutto o quasi. E almeno im retroterra di rapporti dei Torta con l'estrema destra è incontestabile. Da quello si riparte per cercare di dipanare la storia. [a. gai.] L'ex maresciallo Germano Tessari

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