FESTIVALBAR e l'Italia canta

FESTIVALBAR Stasera e domani le anteprime su Italia 1, raffica di big FESTIVALBAR e ìltalia cernia SAN MARINO DAL NOSTRO INVIATO Forse la strada giusta è proprio la sua. Al ristorante, che in ogni piazza del suo circo musicale elegge come quartier generale («Il ristorante è fondamentale...»), Vittorio Salvetti sfodera un'aria soddisfatta, da pascià: il Festivalbar che parte stasera su Italia 1 è arrivato al numero trentatré, e a San Marino gli hanno perfino dedicato un francobollo. All'anteprima, che vuole anche dribblare gli Europei («il calcio in tv fa male a tutto il resto», sospira Salvetti) c'è addirittura Ivano Fossati, il defilato, l'antitelevisivo per eccellenza; e ci sono Gianni Morandi e Spagna e Ligabue e Ambra. Perché il Festivalbar mica è impegnativo e carico di sottintesi simbolici come Sanremo, non c'è gara né tensione, e i cantanti - anche quelli «mitici» - sono venuti volentieri a San Marino. Venerdì e sabato hanno registrato il loro bravo playback, con alle spalle il Monte Titano: Festivalbar vuol dire mare e caldo, tra qualche giorno quasi tutti saranno in tournée e farsi vedere in tv, in un programma così popolare, può aiutare album e concerti. Forse la strada giusta è proprio quella di Salvetti. Un patron che fa e disfa in proprio senza regolamenti, annusando l'aria e gli umori, per poi proclamare i vincitori; niente giurie demoscopiche, niente colpi di scena, è la sua solidità di impresario a far le classifiche: «Nessuno canterà da me i pezzi di Sanremo, perché è stato un disastro: io ho sconsigliato tutti. Mi dispiace per Baudo, che ci rimette in salute ed è anche nei guai. Io sono prima di tutto un promoter discografico, e il vincitore lo scelgo così: prendo da quello che trasmettono un centinaio di radio locali, non i network grandi, ma proprio le radio piccole. Sono quelle, oggi, i miei juke box di una volta. Poi però ho anche i soliti 6-7000juke box in piccole località, con i 45 giri di sempre. Raccolgo i dati anche dai negozi, con criteri miei: da qui a settembre, quando ci sarà la finalissima in Piazza del Plebiscito a Napoli, ho tutto il tempo di vedere che cosa succede e che cosa si muove. Non prometto premi a nessuno: faccio l'interesse degli artisti, e il regolamento sono io. In Rai avrei la stessa libertà? Me lo chiedo sempre. Quelli di viale Mazzini mi hanno anche proposto di tornare; ma il Festivalbar senza libertà non sarebbe più lui». Dopo le due anteprime registrate a San Marino, in onda stasera e domani, il Festivalbar '96 toccherà Fermo, Pola in Croazia, poi Lignano e infine Napoli. Il guaio, almeno per chi lo vede in tv, è tanta pubblicità da far venire la nausea. Siamo arrivati a contare 158 interruzioni, in passato: sembra una zuppa insopportabile. Ma Salvetti scrolla le spalle, indifferente. «Ah, questa volta ne conterà anche 220. Però non facciamo più televendite, ma sol¬ tanto telepromozioni». Costi? «Un miliardo a puntata. Il presentatore da noi tratta direttamente con gli sponsor, evitiamo i guai della Rai». Altri guai seri riguardano la discografia. «L'aprile '96 è stato il più nero degli ultimi dieci anni, per le vendite» confessa dietro il palco un discografico, nell'aria tiepida della sera. Ecco spiegata l'affluenza di star al Festivalbar. L'estate è musica. Ma in tv se ne vedrà poca, e tutta in Fininvest; anche «Il disco per l'estate» è su Canale 5, a fine giugno. Ivano Fossati sta provando a Longiano, pochi chilometri da San Marino, per il tour: Salvetti lo ha convinto per simpatia. E' arrivato rigido come un'aringa, con la sua manager che gli fa da mamma, ha chiesto che Salvetti lo presentasse: un playback, una canzone su base preregistrata, e via di corsa, mentre la manager rassicurava tutti: «Non l'ho mai visto così sorridente». Sorridente per definizione è invece Gianni Morandi, nonno e futuro sposo; l'ultimo disco è il più bruttino dalla rinascita della sua splendida carriera, nei primi Ottanta, una vera kitschata: però promosso con furbizia per evitare giudizi, e Morandone resta comunque Morandone (ce ne fossero!). «Gli ho consigliato i remix, e funzionano», confessa patron Salvetti. Stasera si ascolterà il salsa della «Regina dell'ultimo tango», e dietro Gianni ci sarà il figlio Marco: tutto la Efrikian da giovane, con in più baffi e basette. Anna Oxa, che vedremo domani sera, ha smesso l'aria da bambola e ha l'espressione rara di una donna soddisfatta; Umberto Tozzi canta «Il Grido» (ma Salvetti: «No, non va bene, bisogna fare canzoni allegre»). Del tanto vituperato Sanremo, qualcosa comunque è arrivato anche a San Marino: non solo il vincitore Ron, ma anche l'idea della presentatrice bionda e di quella mora, con lo zuzzurellone Amadeus. La mora è Corona, star della dance, la bionda è Alessia Marcuzzi: il suo manager è lo stesso di Parietti e Marini. Buon segno, no? Marinella Venegoni Parla il patron Salvetti: niente giurie, sento le radio e così scelgo il vincitore Una lunga marcia verso la finale di settembre Sul palco anche Fossati, Ron e Morandi LA STStaser Brando Giordani direttore di Raiuno; «Abbiamo rinunciato al Disco per l'Estate e difendiamo con le unghie Pavarotti; la verità è che quest'estate dovremmo mettere un cartello: "Chiuso per mancanza di fondi"»