Impresario di Udine Ruba il sagrato di una chiesa per il cliente di M. M.

Ruba il sagrato di una chiesa per il cliente Impresario di Udine Ruba il sagrato di una chiesa per il cliente UDINE. «Padre ho peccato, le restituisco il sagrato del 200, pietra su pietra». D.G., 44 anni, impresario edile di Tarcento e buon parrocchiano, si è pentito così. Con queste parole, dette però non al prete in confessionale, ma davanti a un ispettore di polizia, ha svelato il giallo del sagrato del santuario della Madonna di Tavella, a Plaino. L'aveva rubato lui per soddisfare un cliente (ignaro dei suoi propositi) che voleva qualcosa d'antico da mettere nella sua villa. Il pesante pavimento era stato sottratto pochi giorni fa tra l'incredulità di parrocchiani e inquirenti. Alla vigilia della Messa domenicale qualcuno aveva divelto le 146 lastre di pietra, di rara bellezza e semplicità, ciascuna del peso di 20 chilogrammi. Le aveva fatte scomparire in una notte. I fedeli, l'indomani, avevano trovato per i loro ginocchi soltanto uno smosso terriccio. [m. m.]

Persone citate: Tavella

Luoghi citati: Tarcento, Udine