Il segreto dello 007 imperfetto

Disoccupato si getta dal quinto piano LA STORIA Il segreto dello 007 imperfetto SWASHINGTON COTT versus Centra/ Intelligence Agency» può suonare come l'etichetta di una delle tante cause che la Ga deve periodicamente fronteggiare contro un dipendente deluso o un'impiegata che sostiene di essere stata sessualmente molestata. Ma non è così. Chi può contare le volte che Michael Scott ha ritirato fuori quella vecchia foto in bianco e nero per cercare di cogliere il segreto della spia che l'amava? E' una foto di 40 anni fa, settembre 1955, scattata nel cortile interno di una casa di Alexandria, un antico sobborgo sul fiume, vicino a Washington. Un uomo di mezza età, distinto e elegante, e una donna bionda con un cappellino e il volto grazioso tengono tra di loro, quasi innalzandolo in un gesto di orgoglio, un neonato avvolto in una coperta bianca. Il neonato era Michael, i genitori erano Win e Paula Scott. Per molti anni Michael credette che quel padre bello, che lui aveva visto ricevere John Fitzgerald Kennedy nell'ambasciata di Città del Messico, fosse un importante funzionario del Dipartimento di Stato. Solo molto più tardi seppe che quell'uomo e quella donna non erano i suoi veri genitori, ma che quella foto ritraeva il momento della consegna alla coppia di un figlio adottivo. E fu ancora più tardi, quando i genitori erano entrambi morti da un pezzo, che Michael scoprì un'altra verità: Win Scott non era affatto un diplomatico, ma una delle spie più importanti della Cia durante la Guerra Fredda. Scoprì anche che il padre, poco prima di morire, aveva scritto la sua autobiografia e che la Cia l'aveva sequestrata a cadavere ancora caldo. E' ancora lì, negli uffici di Langley, e Michael la vuole, perché dice che gli appartiene e perché intende riappropriarsi del suo passato, della vera storia della spia che lo teneva in braccio. Ma la Cia non molla: «Win Scott scriveva troppo chiaro, troppo sincero. Le sue memorie potrebbero ancora creare seri problemi con molti Paesi». Niente da fare, caro Michael. Ma Michael non ci sta: ecco cos'è «Scott versus Cia». Michael ricorda ancora parecchie cose dei primi 10 anni della sua vita, passati in una grande casa sul Paseo della Reforma a Città del Messico. Ricorda le visite di Alien Dulles e anche di Richard Helms, che - lui non lo sapeva ancora - era allora il direttore della Cia. Ricorda anche che, un anno dopo che la madre morì (probabilmente suicida, ricostruì poi), il padre si risposò con una signora peruviana, Janet Leddy. Uno dei testimoni alle nozze fu Adolfo Lopez Mateos, presidente del Messico. Chi era davvero Win Scott? Fu l'uomo che raccolse le confidenze di tre Presidenti messicani, fu uno dei più fidati collaboratori di Lyndon Johnson, fu il capo della stazione Cia di Città del Messico per 10 anni, gli anni in cui la capitale messicana era come una specie di Casablanca della Guerra Fredda. In quegli anni, Scott indagò a lungo sulla misteriosa visita a Città del Messico di Lee Oswald, l'assassino di Kennedy. Ma prima ancora, Scott era stato l'uomo che aveva studiato per Dulles il servizio segreto britannico, sul quale la Cia venne poi modellata. Subito do- Paolo Passarinl CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Luoghi citati: Città Del Messico, Lee Oswald, Messico, Washington