Re Simeone in trionfo a Sofia

Dopo 50 anni Dopo 50 anni Re Simeone in trionfo a Sofia SOFIA NOSTRO SERVIZIO Circa il 20 per cento dei bulgari lo vorrebbe sul trono, il 68 per cento preferisce la Repubblica. A parte l'attendibilità del sondaggio, contestata dai monarchici, il problema non sembra porsi per Simeone II, l'ex re che qualche mese fa non ha escluso una candidatura alle prossime elezioni presidenziali e ieri ha fatto il suo ingresso trionfale a Sofia per una visita nel Paese, la prima dopo 50 anni di esilio in Spagna (dove si era rifugiato nel 1946, in fuga dal nuovo regime comunista). Monarchici e nostalgici hanno salutato l'ex sovrano all'aeroporto, mostrando suoi ritratti e sventolando bandiere con i simboli della vecchia monarchia bulgara. C'era anche una delegazione dell'Unione monarchica italiana (il defunto re d'Italia Umberto di Savoia era zio di Simeone). L'ex sovrano di Bulgaria ha riottenuto il passaporto. Il presidente Jelev l'avrà oggi suo ospite d'onore a pranzo e nessun limite è posto al suo soggiorno con la moglie Margareta ed il seguito. Il sindaco di Sofia, Stefan Sofianski, ha disposto misure speciali per il passaggio del corteo. Ancora più partecipe il sindaco della città di Plovdiv: la settimana scorsa Spas Gumevski, monarchico irriducibile, non ha ricevuto Jelev, in visita elettorale, dichiarando che «non ho tempo per un presidente, quando aspettiamo il re». Jelev non avrà gradito, tuttavia la sua disponibilità verso l'ex sovrano potrà portargli voti preziosi nella contesa con i neo comunisti del premier Videnov, salito al potere nel 1994, con le elezioni vinte dalla sinistra. Videnov non incontrerà Simeone e radio e tv di Stato hanno classificato l'avvenimento «visita privata». Tuttavia non sono stati frapposti ostacoli a questa lunga visita dopo cinquant'anni di esilio, «non considerata possibile fonte di problemi» da parte delle autorità. Proclamato re nel 1943, a soli 6 anni, dopo la morte di Boris, vittima forse dei nazisti, Simeone ha dovuto lasciare la Bulgaria tre anni dopo: e secondo i monarchici ne è ancora legittimo sovrano perché il governo messo al potere dall'Armata Rossa nel '46 non ha organizzato un referendum regolare su monarchia e Repubblica. Oggi il sentimento monarchico è ancora forte in Bulgaria, specie in provincia. Tre anni fa la regina-madre Giovanna e la figlia Maria Luisa furono accolte con lacrime, fiori, pane e sale. Simeone riscontra affetto ancora maggiore. Non è ragionevole tuttavia aspettarsi colpi di scena. Il «carattere ponderato» dell'ex re si è manifestato anche in un'intervista simultanea a «Trud» o «Abc»: «La democrazia deve esser lasciata maturare. Sta al cittadino fare confronti, stabilire i criteri di giudizio». Anche se aggiunge: «Per 50 anni si è parlato di monarchia come di qualcosa orrenda, o non se ne è parlato affatto. Oggi con la libertà di stampa le cose sono cambiate» e prosegue: «Comunque gli ultimi 19 mesi (di governo neo comunista) non hanno dato i risultati attesi». Un po' di polemica, anche al saggio piccolo-zar, non si può proibire. Alfredo Amellone

Persone citate: Italia Umberto, Re Simeone, Sofia Sofia, Stefan Sofianski, Videnov

Luoghi citati: Bulgaria, Sofia, Spagna