« Me Io confidò nel'94 a Roma » di Lucia Annunziata

« IL GIUDIZIO DELLE DONNI « Me Io confidò nel '94 a Roma » La Palombelli: e io le diedi un consiglio E lo aveva confessato due anni fa, qui a Roma. Il suo sogno più grande era quello di avere un secondo figlio. Le si spezzava il cuore tutte le volte che partiva con il marito per un viaggio di lavoro e doveva lasciare Chelsea da sola. Ecco perché la notizia non mi stupisce affatto. Vuol dire che ha continuato a pensare al problema e che forse è giunta a un bivio importante». E' nel giugno del '94, in occasione della visita ufficiale a Roma della «First Family» americana, che Barbara Palombelli, nella veste di Prima Signora di Roma, ha avuto modo di chiacchierare a lungo con Hillary. Sorpresa anche dal fatto che la First Lady Usa fosse perfettamente al corrente dell'adozione del piccolo Francisco, che oggi ha 8 anni e che gioca felice con Giorgio, 14 anni, primo figlio della coppia Rutelli. «Sì, sapeva dell'adozione ed era interessata a capire la nostra esperienza. E' stato un incontro importante, con una donna di cui ho grande stima. Ed è la prima volta che ne parlo. Mi ha spiegato che in America è abbastanza semplice adottare un bambino. Ma lei voleva essere sicura di fare la scelta giusta». Parole sincere e un solo grande consiglio: quello di non pensare a un bimbo appena nato, ma di adottare un ragazzino già grande. «Facilita la convivenza felice tra fratelli ed evita di essere genitori ormai anziani quando viene il momento di aiutare e sostenere i figli nelle prime e importanti scelte di vita - continua Barbara Palombelli -. Tra me e Francisco ci sono 34 anni di differenza e credo che il mio caso vada considerato come limite. In generale sono contraria alla maternità sopra i 45 anni. Non si può pensare di essere in salute e efficienti solo al momento della gravidanza, del parto o dell'allattamento. Arrivano i giochi, le corse in bicicletta, sui pattini, le gite al mare. Una gran faticaccia. Bisogna sempre essere presenti, essere complici loro, come possono cavarsela dei genitori anziani?». «Capisco Hillary, in America molte donne della sua generazione hanno fatto la scelta dell'adozione. Culturalmente è considerato un rapporto alla stregua delia maternità, niente a che vedere con un gesto di pietà verso qualcuno». A parlare così è la giornalista Lucia Annunziata, che proprio in America ha adottato la piccola Antonia, paraguaiana. «Negli ultimi 15 anni oltre Oceano c'è stato un moltiplicarsi delle adozioni - spiega -, oltre 60 mila bambini all'anno». Hillary nell'intervista al «Time» ha detto: «Io e BUI voghamo un secondo figlio. Vogliamo dare una possibilità a un bambino e dividere con lui quello che abbiamo». «Rispetto la scelta e non mi scandalizza - commenta Livia Turco, ministro per la Solidarietà sociale -. Ma così come sono convinta del diritto di ogni donna di avere figli anche in età avanzata, allo stesso modo credo che i figli abbiano il sacrosanto diritto di avere una vita degna. Nessuna riserva naturalmente sui Clinton: lei è una donna straordinaria. Ma a tutti dico: attenzione a non considerare solo i propri desideri». Più riservata Catherine Spaak, una lunga consuetudine a parlare con donne e di donne: «I Clinton? Non posso e non voglio giudicare decisioni privatissime. Certo, se tornassi indietro, a 30 o a 40 anni, un figlio lo adotterei, sarebbe un modo per rimediare alle ingiustizie che subiscono tanti sfortunati bambini. Ma oggi, a 51 anni, lo considero un capitolo chiuso». Claudia Ferrerò La Annunziata: ho fatto come lei, in America Livia Turco: purché non sia per egoismo Nelle foto qui accanto Barbara Palombelli (giornalista e moglie del sindaco di Roma Rutelli), il ministro della Solidarietà sociale Livia Turco e la giornalista e presentatrice televisiva Lucia Annunziata

Luoghi citati: America, Roma