A Viale Mazzini febbre da dimissioni di Maria Grazia Bruzzone

Dopo Sodano, tocca a Buttiglione e Del Bufalo? LOTTIZZAZIONE E TV PUBBLICA A Viale Mazzini febbre da dimissioni Dopo Sodano, tocca a Buttiglione e Del Bufalo? ROMA 1 L primo a dimettersi era stato H Aldo Materia, direttore generale ad interim morattiano, poi sono arrivate le dimissioni di Sodano, e ora si parla di quelle del direttore finanziario Francesconi e della coppia Angela Buttiglione-Giuliana Del Bufalo, presidente di Rai International e direttore generale di Rai Co. La febbre dimissionaria sembra contagiare viale Mazzini. C'è chi ne dà una spiegazione per così dire «politica», e vede in questi gesti il tentativo di prendere distanza dalle vecchie cordate morattiane, tanto più dopo che Tiri ha disconosciuto il morattianissimo Materia come direttore generale. A dire il vero, Materia è poi rientrato nelle sue pur provvisorie funzioni. E, per sistemare il suo insanabile contrasto col direttore del personale «minicucciano» Roberto Di Russo, quest'ultimo è stato messo prudentemente in ferie. Ora lo stesso Materia aspirerebbe a riciclarsi. E c'è chi legge nel suo sostegno dato al direttore di Raiuno Giordani e del coordinamento Franco Iseppi, astro nascente della Rai ulivista, nel muro contro muro con Giampaolo Sodano, uno sforzo di porsi in nuova luce. Quanto a Buttiglione e Del Bufalo, la motivazione ufficiale delle loro dimissioni, imminenti o minaccia¬ te, sarebbero delle irregolarità amministrative pendenti, di cui sollecitano una discussione in consiglio. A sua volta Renzo Francesconi avrebbe una ragione anche più consistente nella bollente questione della vendita di Moda e King da parte della Eri a Espansione, che non sta pagando i 20 miliardi pattuiti. La denuncia è del presidente Sabino Acquaviva che, a sua volta, sta interessando del caso il deputato Giulietti. Da un'indagine avviata personalmente, Acquaviva ha sco¬ perto che la società compratrice ha un capitale di soli 20 miliardi ed è gestita da una persona che ha avuto varie cambiali in protesto. Acquaviva non sa spiegarsi come il direttore finanziario, che insieme a quello commerciale e all'ufficio legale hanno curato la vendita, non se ne sia accorto e che nulla sia risultato alla Sofipa, società a partecipazione Iri che aveva fatto la certificazione. «E' molto strano», dice il sociologo catapultato da un anno all'Eri, che ha chiesto un'audir, e cioè un'audizione, al cda. Per riciclarsi ogni idea è buona nel gran calderone ribollente della Rai, assuefatta a ricorrenti cambi della guardia. Chi si dimette e chi favorisce le dimissioni, chi cambia casacca e chi rinuncia persino a un aumento di stipendio. Per i corridoi si narra che molti «forzitalisti» di ieri si professino ormai «diniani» convinti. E il fedelissimo morattiano Giancarlo Comanducci, segretario del cda assurto alle cronache come frequentatore del Circolo Canottieri Lazio e grande amico del senatore Previti, ha addirittura detto di no alla gratifica decisa dalla signora Moratti per un certo numero di dirigenti «a scopo di ringraziamento» per l'opera svolta. Sodano oggi viene dato da alcuni in partenza per Mediaset. Altri fanno notare che la concorrente sarebbe ben lieta che continuasse a stare in Rai. Magari insistendo nella politica di grandi produzioni e pochissimi acquisti, che ha lasciato per due anni campo libero ai compratori del polo privato, sguarnendo quello pubblico. Ma Sodano potrebbe in¬ vece finire a dirigere la grande società di coproduzione europea in funzione anti-Usa in procinto di nascere per iniziativa di vari produttori esterni, ma con dentro sia Mediaset che Rai. Al posto di Sodano, a viale Mazzini si dà già per scontato il ritorno di Andrea Melodia, cattolico vicino al vecchio gruppo di Milano, Giordani e Fabiani, messo a quel posto dai professori e poi esiliato dai morattiani. Giordani, attuale direttore di Raiuno sulle soglie della pensione, pur avendo ottenuto un ricco contratto di collaborazione, lascerebbe la poltrona a Franco Iseppi, accreditato anche per la direzione generale insieme al meno probabile Nuccio Fava. Maria Grazia Bruzzone Il dimissionario Giampaolo Sodano

Luoghi citati: Canottieri Lazio, Giordani, Roma