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Diecimila venditori di carte-sconto al raduno di Millionaire Diecimila venditori di carte-sconto al raduno di Millionaire «Sarai ricco», parola di guru DIECIMILA «millionaire» hanno stipato ieri il Palaeur di Roma osannando il «guru» che, dicono, li farà ricchi e felici. Riesce più facile immaginarli, di qui a qualche anno, in coda davanti a un tribunale fallimentare, con in tasca la cartolina di saluti dall'estero del loro santone finanziario. E' un mondo così: ogni tanto c'è un tizio che si sveglia di soprassalto, folgorato dall'idea che si può vendere il nulla. Si alza e va a fondare una setta o a creare una finanziaria. Chiede contributi in cambio di cose che non dovrebbero avere alcun valore: il verbo di un dio che viaggia in astronave, l'affitto di imo spazio nell'etere, una crema per sciogliere la pancia. Il «guru dei millionaire» si è inventato la card (traduzione: pezzo di plastica) da 198 mila lire che dà diritto a sconti nei negozi convenzionati. I suoi «consulenti indipendenti» (traduzione: venditori di pezzi di plastica) la diffondono e più ne smerciano più diventano «millionaire» (e il guru «miliardaire»). E' il classico schema della catena di Sant'Antonio già sperimentato con lotterie, cosmetici e prodotti ipocalorici. Parte bene, poi rallenta, si pianta e crolla, perché né la popolazione né la credulità sono infinite. Il guru prepara i suoi «consulenti» alle difficoltà che verranno facendoli camminare sui carboni ardenti durante appositi raduni in Toscana, non lontano dalle ceneri dell'impero Mendella. Diffonde il verbo su una rivista chiamata appunto «Millionaire», in edicola già da qualche anno e che, sin dagli esordi, strillava in copertina: «Come fa¬ re soldi in Costa Rica» (unico modo suggerito dalle cronache: sposare un «miliardaire» del Bergamasco e fargli aprire un conto là). Ora vuole ampliare la gamma dei prodotti e la rete di vendita. Si promuove con una valanga di spot su radio e tv che riflettono la mentalità del progetto e lo spessore dei suoi ideali. Un «consulente indipendente», dopo aver piazzato migliaia di card, se la gode su una spiaggia, coccolato da mia ragazza in topless, una di quelle bellezze esotiche affittate dai turisti italiani negli alberghi del Sudamerica per 50 dollari a notte. Lui le spiega come ha svoltato, quanto è stato furbo e lei lo ammira, a pagamento. Nella pubblicità, il «millionaire» entra in paradiso. Quaggiù, nella realtà, frattanto, i cammelli, per quanto i guru spingano, continuano a non passare per le crune degli aghi. Gabriele Romagnoli SERVIZIO A PAG. 15