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«Vampiro a Brooklyn», con Eddie Murphy e la Bassett PRIME CINEMA «Vampiro a Brooklyn», con Eddie Murphy e la Bassett Tutta fantasmi la nave pirata UNA nave fantasma entra nel porto di New York travolgendo imbarcazioni e fabbricati. Restano a bordo decine di cadaveri di marinai orribilmente sgozzati, salta a terra un grosso cane lupo dai canini aguzzi che si muta nel bel vampiro nero dagli occhi dorati Eddie Murphy, venuto a recuperare la consanguinea Angela Bassett, una poliziotta, per riportarla nell'universo vampiresco. Allo scopo, invano, fa di tutto: assume l'aspetto e l'accento siciliano d'un piccolo criminale italoamericano; affonda una mano nel petto dell'avversario e ne estrae il cuore palpitante; punisce un suo schiavo mangiatore di scarafaggi tirandogli fuori la lingua che s'allunga più di quella di Jim Carrey in «The Mask»; diventa un ballerino seduttore. Eddie Murphy, produttore, protagonista, sceneggiatore insieme con i suoi fratelli Charles Murphy e Vernon Lynch jr., ha realizzato un film fatto in casa, sconclusionato, incerto tra horror e comicità, incapace di far ridere come di mettere paura: pazienza, non è la prima volta che l'avidità di soldi, il cinismo o la presunzione nel supersfruttamento di se stesso portano la star nera a brutti risultati. Stupisce invece che il regista sia Wes Craven, ex professore, gran maestro dell'horror, creatore di Freddy Kruger nel primo film della serie «Nightmare», autore di classici del genere come «L'ultima casa a sinistra», «Le colline hanno gli occhi» e «Sotto shock»: «Ho sempre desiderato fare un film comico», ha dichiarato, ma l'occasione non era quella buona o forse anche lui aveva semplicemente bisogno di soldi. [1. t.] VAMPIRO A BROOKLYN (Vampire in Brooklyn) di Wes Craven con Eddie Murphy, Angela Bassett, Alien Payne, Kadeem Hardison Commedia. Usa, 1995. Cinema Reposi di Torino; Manzoni, Splendor di Milano; Madison 1, Maestoso 2, Metropolitan, Ulisse di Roma Liv Tyler in «Rosso d'autunno»