UGO NESPOLO Balletto surreale al Carignano

UGO NESPOLO DANZA UGO NESPOLO Balletto surreale al Carignano 30. Si prosegue il 30 e 31 al Carignano dove la Compagnia di Danza del Teatro di Torino di Loredana Fumo propone «In volo & a zompi al museo di Ugo Nespolo». E ancora il 30, allo Juvarra, arrivano Cristina Numa e il Ruiz Ballet Compagnie (foto). ^ Lo spettacolo della compagnia della Fumo al Carignano è una ripresa in occasione della grande mostra che la Regione Piemonte dedica al pittore torinese Ugo Nespolo. Il balletto, scritto da Nespolo, si sviluppa attorno alla personalità estrosa e multimediale dell'artista, dando occasione alla Compagnia di reinventarne il mondo varipinto e sapientemente naif. La musica è di Giulio Castagnoli, la coreografia di Jean-Pierre Martal. In scena personaggi surreali come Elichinom che ha un'elica sul capo e Zo.mpic, che è una sorta di molla gambuta, vagano, uno saltando, l'altro volando, nel mondo artistico di Nespolo scontrandosi con personaggi come Klee o De Chirico, i numi artistici del pittore torinese. Allo Juvarra la serata prende il via con l'Ensemble Eos impegnato nelle «Legons de Ténèbres» di Francois Couperin coreografate da Philippe Pierson. Si prosegue con Cristina Numa, che presenta «Autoritratto»'su musiche di Vivaldi e i Tamburi del Bronx. Chiude «Frédèric et l'amour», brano coreografato da Joseph Alan Ruiz e ispirato alla vita di Chopin. Alle 21 del 30 allo Juvarra. Arbalete, compagnia genovese, da tempo assente da Torino, approda alla Zona Castalia il 29 con «Filò», (Filastrocca», coreografato da Claudia Monti, con Piera Pavanello, Giovanni Di Cicco e Claudia Monti interpreti. «In scena - spiega la coreografa nel presentare lo spettacolo - tre personaggi che si inseguono, si incontrano, si isolano e si allontanano. E durante questo viaggio affiorano le costanti naturali dell'esistenza umana: la solitudine, l'amore, la morte. Gli strumenti utilizzati sono quelli essenziali: il corpo, il segno, il suono, che si intrecciano, fra loro disegnando situazioni sfuggenti ed enigmatiche, ma a lieto fine». [se. tr.] CLASSICI RUSSI E AMERICANI Dal classico russo al classico americano, passando attraverso documenti preziosi degli Anni 60. E' quanto offrono quattro recenti video di danza. Classico russo. Tre generazioni di grandi ballerini sono in scena in «Invito alla danza», della Philips Video Classics che unisce due gala, uno al Covent Garden di Londra con i danzatori del Kirov e l'orchestra diretta da Valeri] Gergiev, l'altro sulla Piazza Rossa a Mosca trasformata per ima volta in grande teatro all'aperto. Ci sono Farukh Ruzimatov e Larisa Lezhnina in «Diana e Atteone», Andris Liepa e Julija Makahalina nell'adagio dal «Lago dei cigni», oppure la Maximova è Vassiliev in «Aniuta», Maya Plisetskaja, ancora splendida nelle braccia, ma nulla più, nella «Morte del cigno» ed altre delizie coreografiche. Ma certi passi a due, inspiegabilmente, presentano solo l'adagio, oppure adagio e coda, senza le variazioni. Una meraviglia la Ananiashvili e Rader Belarbi (dell'Opera di Parigi) nel «Don Chisciotte». E per restare in terra russa ecco l'intero «Don Chisciotte» (prodotto dalla Ove Arts, distribuito dalla Hardy), in una versione molto «concentrata», presentato del «Moscow City Ballet», che non è il Balletto Classico di Mosca, ma un'altra nuova compagnia diretta da Victor Smirnov-Golovanov e che ha il pregio di presentarci nel ruolo di Kitri la sempre agguerritissima e brillante Nadezhda Pavlova. Il classico americano è invece rappresentato dal video «Five Dances of Martha Graham» (Philips Video Classics» che propone in cinque brani una carrellata sul mondo coreografico della grande Graham partendo dal fortissimo «Steps in the Streets» degli Anni 30, un urlo contro la guerra, sino a «Maple Leaf Rag», attraverso a titoli fondamentali come «El Penitente», «Herodiade» e «Diversion of Angels». La Video Artists International propone infine una raccolta di rari filmati degli Anni 60 che ci mostrano, giovani e straordinari, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Maria Tallchief, Jacques d'Amboise, Melissa Hayden. Sergio Trombetta ALL'ALFA UNA NOVITÀ' DI ARTHUR MILLER Monologhi, poesie, atti unici: nella varietà di proposte 'della settimana teatrale spiccano tre spettacoli insoliti. Venerdì 24 maggio alle 21 al Teatro Alfa di via Casalborgone 16, Barbara Braconi e Sandro Calabro sono protagonisti di un atto unico di Arthur Miller dal titolo «Danger memory» mai rappresentato in Italia. I due anziani personaggi creati dal commediografo, vittime della sclerosi, sono visitati da brandelli del passato, che riescono solo ora finalmente ad interpretare con serenità. La vaghezza in cui vivono, che rende la loro amicizia così comicamente precaria, non impedisce loro di avere certezze né di ricevere illuminazioni. Regista dello spettacolo è Giorgio Fissore. Sempre venerdì'alle 21,15, con replica sabato, al Teatro Fregoli di piazza S. Giuria/prima torinese di «Poeti contro la mafia» tratto dall'omonimo libro a //; alto lo spettacolo al Teatro Juvarra Xellafoto a fianco Mario Brasa cura di Filippo Bettini. L'adattamento è di Pier Giuseppe Corrado con Roberto de Giorgio. Nello spettacolo sono coinvolti testi poetici ed interventi di, tra gli altri, Dario Bellezza, Edith Bruck, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Bianca Maria Frabotta. Quest'ultima sarà presente alla rappresentazione di venerdì 24 e parteciperà al dibattito finale col pubblico. Al Cofé Procope, lunedì 27 maggio alle 21, un'altra serata di «Inediti» a cura di Alfonso Cipolla. Testi di autori e autrici assolutamente sconosciuti vengono detti da giovani attori e attrici. In programma questa sera «Solo tu, Francisaco» di Alessandra Brej con Guido Turrisi, «Non chiamatemi amore» di Esther Ruggiero con Vincenzo Santagata, «Ostriche» di Claudio Morandini, con Monica Fantini, «Monologo per Fulvia» di Giuliana Olivero con Fulvia Roggero. TEATRO DIDATTICO DEDICATO A MORTEO La stagione teatrale si avvia ormai alla conclusione, ma proprio in questo periodo diventa vivacissima l'attività delle compagnie scolastiche. Dopo il «Progetto maggio scuola» del Colosseo, ora è la volta del Teatro Macario che ospita la «Rassegna di Teatro didattico», dedicata alla memoria di Gian Renzo Morteo, docente di storia del teatro all'università torinese. L'onore di aprire la manifestazione, giovedì 30 maggion alle 21, al Liceo Scientifico Majorana di Moncalieri con «L'Inferno di Dante secondo Dylan Dog». Tutti gli spettacoli saranno seguiti da dibattito. Saggio «un po' speciale» giovedì 30 alle 17 nel Salone della Parrocchia di Cavoretto in occasione del restauro della vicina chiesa seicentesca di San Pietro in Vincoli. 154 bambini del vicino Asilo Morelli, a fianco della parrocchia, rappresentano «Cappuccetto, il lupo, la nonna e... il nonno», in lingua inglese. Voce recitante (in italiano) e regia di Mario Brusa, monologo finale di Giorgio Molino (che fa... il nonno in piemontese) musiche composte da Raffaella Portolese, maestro del coro Roberto Porrino (l'inventore della computer music), affreschi arborei in sala della pittrice Leila Burzio, collaborazione di Gian Mesturino e riprese televisive di Max Judica Cordiglia.