IL CIELO STELLATO BRILLERA' ANCORA

IL CIELO STELLATO BRILLERÀ' ANCORA IL CIELO STELLATO BRILLERÀ' ANCORA Afare della Bollati Boringhieri un caso unico nell'editoria italiana non sono stati sinora soltanto il rigore, la passione intellettuale, la fedeltà al proprio progetto. E' stata la straordinaria capacità di Giulio, da vero illuminista, di far convivere strettamente connesse l'una all'altra, le due anime della casa editrice, la scientifica e l'umanistica, ribaltandone in certo senso la prospettiva, puntando cioè sul carattere conoscitivo della letteratura e sul carattere inventivo della scienza»: Alfonso Berardinelli, da un anno consulente a Torino nel ruolo di responsabile dell'area letteraria dice che questo è stato, oltre all'assonanza culturale e a una lunga amicizia, l'elemento de¬ terminante per la sua collaborazione con Bollati. «In realtà Giulio ha sempre creduto nell'unicità della cultura, si trattasse di matematica come di critica d'arte, di psicoanalisi come di romanzo»: lo sottolinea Romilda Bollati che ha immediatamente raccolto l'eredità del fratello mentre il mondo editoriale cominciava a chiedersi quale ne sarebbe stato il destino. «Devo dire che già da qualche tempo, dacché si era saputo delle non buone condizioni di salute di Giulio, siamo stati corteggiati, ci si proponeva di cedere qualche titolo del catalogo, ecc. No, non ce¬ deremo nulla, non divideremo le nostre responsabilità con nessuna partnership». Nei corridoi del Salone del Libro si è addirittura sentito parlare nei giorni scorsi di un interesse einaudiano verso la casa di corso Vittorio Emanuele e «sarebbe bello averla con noi» avrebbe detto qualcuno. Ma non è stato nulla più di un omaggio all'amico d'un tempo (e di sempre nonostante tutto), la riprova della alta valutazione per l'«editore purissimo» come è stato chiamato Bollati dal manifesto. «Continueremo a lavorare in assoluta indipendenza e con le strutture attuali - si propone Ro¬ milda Bollati, lucida e determinata pur nell'onda della commozione massima è la fiducia nel quadrunvirato di direzione, un club alla pari, già ampiamente collaudato». Accanto a Berardinelli operano Alfredo Salsàno, editor per storia e scienze sociali, Maria Antonietta Schepisi per la psicologia, Alberto Conte per le scienze: interazione molto stretta tra gente tutta di indiscusso livello. Mentre si attende, nel '96, l'uscita di opere imponenti dalla Storia delle repubbliche italiane di Sismondi al quarto volume del Manuale di letteratura italiana a cura di Brioschi al Leopardi, nonché del Viaggio in Italia di Sade, degli inediti Disegni familiari di Sironi, un libro voluto con passione da Bollati, del saggio-romanzo di Francesco Orlando su Tornasi di Lampedusa, e di parecchi titoli di punta nella collana di «Esperienza psicologica e medica», il team sta già mettendo a punto il programma del '97, tra l'altro «con grossi nomi nella saggistica scientifica» come preannuncia la Schepisi rispondendo indirettamente alla preoccupazione di Berardinelli che vede il futuro «nell'integrazione tra mondo umanistico e scientifico» e la debolezza italiana «nel ritardo dei suoi tempi di maturazione in senso scientifico». Una scommessa che Bollati aveva da tempo lanciato senza tuttavia indebolire quella che per Marina Jarre, certo la più amata tra i suoi massimi autori, è stata la grande forza della casa editrice: essere «l'anello tra passato e futuro». Un'eredità difficile e bellissima, [m. app.] Vassalli FEDELE AL SOGNO DI TRASFORMARE IL MONDO

Luoghi citati: Italia, Lampedusa, Torino