Quella voglia matta di Vialli

Nei supplementari è salito di tono, alla fine ha pianto «Ho giocato anche per i compagni con cui persi la finalissima col Barcellona» Quella voglia matta di Vialli Era l'ultima recita, ha dato tutto se stesso ROMA. Nel primo tempo supplementare Vialli ringiovanì di cinque anni e salì di rendimento sino a diventare uno dei più bravi. Nel secondo tempo supplementare ringiovanì di altri cinque anni e giocò benissimo, fresco, capace di iniziative personali audaci e persino di spettacolari eccessivi altruismi. Dopo il rigore di Jugovic che dava alla Juve la Coppa dei Campioni, Vialli ringiovanì di un altro bel po' di anni e si mise a piangere come un bambino. Più che una metamorfosi, un divenire al contrario, la vicenda di un Dorian Gray del calcio, passato dalla maturità alla giovinezza: non un Pipino che passa dalla vecchiaia all'infanzia. E adesso questo Vialli così bello se ne andrà, sembra proprio che le cose stiano così, il messaggio esplicito potrebbe essere quella sua danza davanti alla curva, per la gente, a metterle dentro immagini speciali e molto particolari, mentre i compagni già pensavano al cerimoniale. t Seguire Vialli ieri sera, seguirlo in ogni mossa, seguirlo negli errori come nelle prodezze, più i primi delle seconde per 90 minuti, seguirlo all'insegna del minimalismo spinto, è stato quasi piacevole, per la vastità e intanto la trasparenza del personaggio, che nel tempo speciale di una partita lunghissima ha davvero usato, per la recita del suo copione forse massimo, tutto se stesso. Nel bene e nel male, nella ferocia e nelle tenerezza, nell'emozione e nella commozione. Ecco, Vialli ieri sera si è strausato, si è straofferto, come un attore alle prese con il copione più importante della sua vita. Non ha disputato una grande partita, e forse se fosse toccato a lui il rigore decisivo avrebbe preso troppe luci. E il primo a dirlo sarebbe stato lui. Ieri sera Vialli ha davvero cercato, per quella che probabilmente è stata l'ultima sua partita vera con la maglia della Juventus, di offrire tutto di sé: agli spettatori ma, pensiamo, anche a se stesso. Per svuotarsi e dunque ricominciare: chissà dove, chissà come. Si è speso, ecco, sino al fondo dei fondi. Si è speso sbagliando, anche. Si è speso giocando ferocemente senza palla, si è speso scambiando colpi e inventando mosse nella tonnara dell'area di rigore dell'Ajax, per i molti corner prò Juventus, ed anche nella tonnara della sua area. Si è speso cercando, con una rovesciata folle, tanto spettacolare quanto assurda, il gol impossibile, e poi offrendo a Del Piero una due volte la palla del gol possibilissimo. Si è speso ringiovanendosi, il che significa scuoiarsi per rifarsi la pelle, svuotarsi per riempiersi d'altro, laparatomizzarsi per vedersi dentro. Forse avrebbe giocato un grande terzo tempo supplementare, avrebbe deciso lui la partita. Ma sarebbe stato un co¬ pione eccessivo, anche pei un grande attore come lui. E avrebbe creato complicazioni ad un addio che pensiamo sia già scritto, e appartenga ad un calcolo di vita in cui le emozioni ed anche le commozioni devono cedere alle voglie, che in chi ha tutto non possono essere che voglie di qualcosa d'altro che non c'è e che deve essere inventato con una vita nuova. In partita, ieri sera, Vialli è stato sempre impegnato, sempre «dentro»: ma proprio nella partita in cui era entrato bene, come in un alloggio da possedere, non trovava le porte giuste, i corridoi precisi, picchiava contro gli spigoli, andava in bagno anziché in cucina, spegneva e accendeva le luci, mai quelle giuste. Ha fatto di tutto, se avesse segnato avrebbe fatto tutto. Sicuramente non è stata la sua partita più grande, quasi sicuramente è stata la più ricca, più completa. Vialli si è speso completamente, lo abbiamo scritto, aggiungiamo che °'è chi faticando si invecchia, chi faticando si rinnova: lui è del secondo gruppo. Pensiamo ci sia un altro importante Vialli nel futuro: importante precisare che sarà un altro. Forse non sarà neppure necessario che si tratti di un giocatore di calcio. La materia prima per novità assolute esiste eccome. Nella mischia di domande e di corpi chiamata conferenza stampa, gli hanno chiesto se non ò triste a dover lasciare questa Juve: «Sono qui per parlare della grande felicità di una grande vittoria», ha risposto. E ancora: sarebbe stato lui il quinto rigorista? «No. Io ero in tuta a centro campo, c'era una gran puzza, ve lo assicuro». Qualcuno traduce agli stranieri: se la facevano tutti addosso. Il quinto, per la storia, sarebbe stato Del Piero. E poi: «Lippi dice che sarei stato il dodicesimo tiratore». Altre sue frasi: «Penso ai compagni che non ci sono più, perché sono andati altrove, e che pure hanno lavorato alla costruzione, lunga assai, lunga più di una stagione, di questa Coppa». Recriminazioni per un gol sbagliato? «Macché, sono e siamo sempre stati tranquilli. 1 gol si fanno e non si fanno, conta la concentrazione, conta la produzione di gioco, e quella non è mai mancata». E poi, di colpo: «Ora vi lascio, vado nello spogliatoio, i compagni stanno brindando. Voglio fare i complimenti a quelli dell'Ajax, la grande serata è anche merito loro». Ancora una frase importante, scontata ma nobile, per ricordare Fortunato. Poi la lotta, l'ultima forse su questi ring, per spaccare la gente e andarsene via, a ricomporre rinnovato in qualche modo, in qualche posto, diciamo pure in qualche squadra, se stesso. Gian Paolo Ormezzano l a i a e à l i Capitan Vialli alza la Coppa: un congedo trionfale dalla Juve L'ALBO D'ORO Anno Squadra vincente Paece 1956 REAL MADRID Spagna 1957 HEAL MADRID Spagna 1958 REAL MADRID Spagna 1959 REAL MADRID Spagna 1950 REAL MADRID Spagna 1951 BENFICA Portogallo 1962 BENFICA Portogallo 1963 MILAN Italia 1964 INTER Italia 1965 INTER Italia 1966 REAL MADRID Spagna 1967 CELTIC GLASGOW Scozia 1968 MANCHESTER U. Inghiltena 1969 MILAN Italia 1970 FEYENOORD Olanda 1971 AJAX Olanda 1972 AJAX Olanda 1973 AJAX Olanda 1974 BAYERN MONACO Germania 0 1975 BAYERN MONACO Germania 0. 1976 BAYERN MONACO Germania 0. 1977 LIVERPOOL Inghilterra 1978 LIVERPOOL Inghilterra 1979 NOTTINGHAM Inghilterra 1980 NOTTINGHAM Inghilterra 1981 LIVERPOOL Inghilterra 1982 ASTON VILLA Inghilterra 1983 AMBURGO Germania 0. 1984 LIVERPOOL Inghilterra 1985 JUVENTUS Italia 1986 STEAUA BUC. Romania 1987 PORTO Portogallo 1988 PSV EINDHOVEN Olanda 1989 MILAN Italia 1990 MILAN Italia 1991 STELLA ROSSA Jugosl. 1992 BARCELLONA Spagna 1993 OLYM. MARSIGLIA Francia 1994 MILAN Italia 1995 AJAX Olanda 1996 JUVENTUS Italia ■::.-::::x>::;:::^;:;:;:v>v(,:v v-:-A-.-.V., v ', LA STAMPA Quotidiano fondato nel is<i~ DIRETTORE RESPONSABILE Carli) Rossella VICEDIRETTORI I,ilici La Spina, Caci Lerner. Martellìi Sorgi REDATTORI CAPO CENTRALI Vittoria Sabadin, Roberto Bcllatti Franili Tropea, Dario ('resto-Dina ART DIRECTOR Angelo Rinaldi EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE (ìiovanni Agnelli VICEPRESIDENTI Vittorio Caissutli di Chiusami Umberto (tattica AMMINISTRATORE DELEiiATO E DIRETTI IRE GENERALE Paolo Palosehi AMMINISTRATORI Lina Corderò di Monte/emulo (ìiovanni (ìiovannini Francesco Paolo Mattioli. Alberto Nicolello STAR ILIMENTO T1P< IURAF ICO La Stampa, via Marcnt'0 3'Z, Torino STAMPA IN FACSIMILE * I ^ Stampa, v. C. Bruno Kt. Torino SITsrl.i. C. l'esenti 130, Roma SIS spa. 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