Il Lago Vittoria inghiotte 500 persone
Affonda un traghetto, una suora italiana fra le vittime Il battello a picco dopo aver urtato uno scoglio, tratti in salvo solo 40 passeggeri Il Lago Vittoria inghiotte 500 persone Affonda un traghetto, una suora italiana fra le vittime DAR ES SALAAM. Una tremenda sciagura, con centinaia di morti, è avvenuta ieri nel cuore dell'Africa, nelle acque del Lago Vittoria dove nasce il Nilo. Più di 500 persone hanno perso la vita nel naufragio di un traghetto delle ferrovie tanzaniane. Il «Bukoba», un battello a vapore, si è capovolto, a quanto sembra, dopo aver urtato contro uno scoglio. Il disastro è avvenuto una cinquantina di chilometri a Nord Ovest del centro di Mwanza. Purtroppo della tragedia è rimasta vittima anche una suora italiana (ieri sera ufficialmente dispersa, in realtà si teme morta): la Farnesina ne ha reso noto il nome, suor Bertilla Masolo, dell'ordine delle Canossiane, nata a Vicenza il 5 luglio del 1939. La religiosa era certamente sul traghetto perché vi era stata accompagnata da alcuni amici. A bordo del battello c'erano circa 600 passeggeri; gli equipaggi di due imbarcazioni di passaggio sono riusciti a ripescare soltanto 40 superstiti, recuperando 21 cadaveri. Secondo la radio si dispera di trovare altri sopravvissuti. La rapidità con cui si è consumata la tragedia non ha lasciato scampo alla stragrande maggioranza dei passeggeri, che sono colati a picco insieme allo scafo. Accortisi di quanto stava accadendo, gli equipaggi di due traghetti ugandesi - il «Butiama» di Entebbe e il «Clarius» di Kerewe hanno lanciato l'allarme e si sono subito diretti verso il luogo del naufragio insieme con tutte le altre imbarcazioni che in quel momento stavano navigando sulle acque del lago, compreso il «Vittoria», il traghetto più grande che assicura collegamenti regolari tra le sponde tanzaniana, ugandese e kenyana. Ma il tempestivo intervento non è servito a salvare che qualche decina di vite su centinaia. Il Bukoba era partito dall'omo¬ nima regione, sulla sponda occidentale del Lago Vittoria, per Mwanza, 180 chilometri a Sud Est. Il lago, la seconda riserva d'acqua dolce al mondo dopo il canadese Lago Superiore, bagna la Tanzania, l'Uganda e il Kenya. Il naufragio di ieri è uno dei più gravi degli ultimi trenta anni. Fra i precedenti, l'I 1 ottobre 1968 a Mindanao, nelle Filippine, il traghetto «Dumaguete» che trasportava pellegrini a Zamboanga affondò nello stretto del Mar di Solu, infestato da squali, causando la morte di oltre 400 persone. Il 25 gennaio 1981 nel Mar di Giava la nave passeggeri indonesiana «Tampomas II» venne distrutta da un incendio e affondò. Persero la vita 431 persone. Il 31 agosto 1986 vicino a Novorossisk, sul Mar Nero, circa 400 persone morirono in seguito alla collisione fra il mercantile «Piotr Vasiov» e la nave passeggeri «Admiral Nackhhnov», ambedue sovietiche. Il 20 dicembre 1987 al largo dell'isola di Marinduque (Filippine) la petroliera «Mv Victor» entrò in collisione con il mercantile «Dona Paz»: entrambe le navi s'incendiarono e affondarono, causando la morte di almeno 4300 persone (uccise dalle fiamme o dagli squali). I superstiti furono solo 26: fu il più grave disastro nella storia della navigazione moderna. Il 15 dicembre 1991 nel Mar Rosso il traghetto egiziano «Salem Express» urtò una barriera corallina e affondò. 469 i morti. Il 17 febbraio 1993 nel Mar dei Caraibi il «Neptune», un traghetto con oltre 2000 persone a bordo, si rovesciò durante una tempesta, tra la cittadina di Jeremie e Port-auPrince (Haiti). Solo 300 i sopravvissuti. Il 28 settembre 1994 il traghetto «Estonia», in navigazione da Tallinn (Estonia) a Stoccolma (Svezia) affondò nel Mar Baltico. Morirono 852 persone. [AgiAnsa] - v,—-v 1 \ ,—> ^UGANDA) ( AFR|CA / Kampala-/ KENYA V / ABufundi TANZANIA N \ S 7(1. Tangonka i '
Persone citate: Lago Vittoria, Neptune
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