Papà mostro, l'ombra di una congiura
Papà mostro, l'ombra di una congiura Monza: scarcerato l'uomo arrestato per abusi sulla piccola di 3 anni e mezzo Papà mostro, l'ombra di una congiura Forse la madre ha convinto la bimba ad accusarlo ■ : :.. ■ ' '. . \&té^;::>-: \..:::■ :; ■■ z?:zm!> W'L'Jk- :. ".... . .IZ.fix. :ìiìlW&%ZiWÉ0k%. AMORI SMARRITI MMONZA OSTRO o vittima di una macchinazione dell'ex moglie? L'operaio brianzolo arrestato il mese scorso con l'accusa di aver violentato per un anno e mezzo la figlioletta di 3 anni e mezzo è stato scarcerato per ordine del Tribunale della libertà di Milano che ha ravvisato alcuni «indizi favorevoli all'imputato». «Non può non evidenziarsi come fin dalla prima consulenza in sede di separazione nel novembre del '93 veniva formulato l'avviso che la conflittualità tra i membri della famiglia poteva trasformare la bambina in una micidiale arma, per esprimere l'odio reciproco» hanno scritto i giudici. Ma non è solo questo che ha indotto i magistrati del Tribunale della libertà ad accogliere la richiesta del legale dell'operaio di 44 anni, separato dalla moglie e padre di quattro figli. Intanto, la madre, ha potuto continuare a vedere la figlia per tutto il tempo dell'indagine, possibilità negata al padre. Di fronte agli assistenti sociali la bambina raccontava degli strani giochi che faceva con il papà e ne parlava anche se non la veniva chiesto, non ne ha mai parlato né spontaneamente né a richiesta, in altri luoghi come la scuola materna che frequentava. E infine, secondo i giudici, non si è in presenza di un riscontro medico ginecologico univoco circa la sussistenza di abusi. «Per quanto se ne può sapere le lesioni riscontrate sulla bambina alla visita medica, possono essere congenite e non sarebbe la prima volta - ha affermato Giuseppe Galli, avvocato dell'operaio - conosco quest'uomo da diversi anni e non credo sia stato capace di tanto. Del resto i giudici del Tribunale della libertà hanno espresso benissimo tutti i dubbi che sono anche i nostri. Ci troviamo di fronte ad una guerra coniugale dove viene utilizzata la bambina come arma principale, ma crediamo che nella prima udienza del 18 giugno, si chiariranno molti aspetti di questa vi¬ cenda». All'arresto dell'operaio brianzolo si era giunti dopo oltre un anno di indagini avviate quando, all'inizio del '95, la madre della bambina, quarantaduenne, si era rivolta agli assistenti sociali denunciando i dubbi su quanto avveniva fra l'ex marito e la figlia, che era stata affidata al padre dopo la separazione. Era partita anche una denuncia alla magistratura con il sostituto procuratore Silvia Pansini che aveva lavorato a lungo sul caso. Oltre alla visita medica per scoprire delle lesioni sulla piccola, erano stati utilizzati anche dei test psicologici con l'utilizzo di una bambola di pezza, con la quale la presunta vittima mimava benissimo gli strani giochi che faceva con il papà. Insomma, c'era abbastanza perché dopo un anno il pm chiedesse al gip Patrizia Gallucci l'emissione di un ordine di custodia cautelare in carcere. L'operaio era stato arrestato il 29 aprile con l'accusa di violenza carnale, atti di li¬ bidine, lesioni e maltrattamenti. Durante l'indagine erano emerse altre circostanze sfavorevoli all'uomo, come le querele della moglie per lesioni, il presunto incesto tra l'operaio e la prima sorella e il tentativo di sedurre la cognata. «Quanto alle querele per le lesioni - afferma l'avvocato Galli - stiamo lavorando, ma in verità entrambi si picchiavano, come potranno testimoniare gli altri figli di 27, 25 e 21 anni. Quando la signora ha presentato la querela in realtà era stata picchiata da sua madre, proprio per l'atteggiamento che teneva verso la famiglia e infatti, al processo, chiameremo a testimoniare anche lei. L'incesto? Questo lo vedremo, perche è stata l'ex moglie a riferire questo particolare ai giudici ma potrà essere facilmente smentito chiamando a testimoniare la sorella e la cognata dell'operaio». Il gip Gallucci ha fissato l'udienza per il 18 giugno. Silvia Masieri Dubbi sollevati anche dalle visite mediche sulla piccola paziente Un'immagine di Monza, teatro del giallo familiare
Persone citate: Galli, Gallucci, Giuseppe Galli, Patrizia Gallucci, Silvia Masieri, Silvia Pansini
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