Rivolta a Bangui Bloccati dodici italiani

interviene Parigi CENTRAFRICA interviene Parig Rivolta a Sangui Bloccati dodici italiani BANGUI. Saccheggi e paura, ma anche spiragli di trattativa. Sembra migliorare la situazione nella Repubblica Centrafricana dopo due giorni di sparatorie nella capitale Bangui. I militari che si erano ribellati sabato contro il governo hanno accettato di trattare. Ne ha dato notizia il presidente della Lega per i diritti umani, Nicolas Tiangaye, che ha fatto da mediatore organizzando il negoziato. (ili scontri fra i ribelli e la guardia presidenziale lealista hanno causato cinque morti, tre civili e due rivoltosi, e oltre cinquanta feriti. Si è sparato anche nei quartieri residenziali e a pochi metri dalla sede dell'ambasciata degli Usa. L'esercito francese ha inviato 500 uomini a rafforzare i 1400 militari già sul posto. A Bangui vivono dodici italiani, che, secondo quanto si è appreso alla Farnesina, sono in contatto con l'unità di crisi del ministero degli Esteri e con l'ambasciata italiana a Yaoundé, in Camerun. Un primo gruppo di italiani è stato già raggruppato all'aeroporto di Bangui, nella base delle forze francesi. [Agi-Ansa]

Persone citate: Nicolas Tiangaye

Luoghi citati: Bangui, Camerun, Centrafrica, Usa