Cannes amara per l'Italia di Gramellini

Nessun premio ai nostri film, delusione per Mastroianni Nessun premio ai nostri film, delusione per Mastroianni Cannes amara per l'Italia ACANNES L 49" festival del cinema, ha vinto la Palma d'oro e il premio per la migliore attrice Brenda Blethyn il film inglese «Secrets and Lies» (Segreti e bugie) del cinquantatreenne Mike Leigh, ritratto d'una famiglia anomala (madre operaia bianca senza marito con una figlia nera abbandonata alla nascita e una figlia bianca ribelle senza padre), storia di gente comune che tenta con fatica e amore di cancellare le tenaci menzogne domestiche, le vicende occultate, le verità tradite, la memoria negata, lè paure che avvolgono i rapporti parentali in una rete di segreti che provoca a volte tragedie. Secondo premio allo 9"771122"176003 60521> straordinario film danese «Breaking the Waves» di Lars von Trier, gran melodramma erotico-mistico. Premio per il migliore attore ai due protagonisti del film franco-belga «L'ottavo giorno» di Jaco Van Dormael, Daniel Auteuil e il giovane Down Pascal Duquenne: grandi applausi, lacrime e commozione in sala. Un premio speciale è stato inventato per riconoscere l'originalità, la sfida, l'innovazione di «Crash» di David Cronenberg, tratto dal romanzo di James G. Ballard, che unisce audacissimi atti sessuali e rovinosi incidenti d'automobile e che era stato accolto al festival da ostilità, stroncature, scandalo. Italiani, nulla. Out. «Io ballo da sola» di Bernardo Bertolucci con Liv Tyler e «La seconda volta» di Mimmo Calopresti con Nanni Moretti, che insieme con «Le affinità elettive» di Paolo e Vittorio Taviani fuori concorso rappresentavano l'Italia, non hanno avuto alcun riconoscimento; e il vero premio per Marcello Mastroianni, protagonista del film francese «Tre vite e una sola morte» di Raoul Ruiz, sono stati l'affetto, l'ammirazione, il calore che l'hanno circondato a Cannes. Non è il caso di prendersela, né di fare le vittime, né di cercare colpevoli, né di muovere accuse alla giuria presieduta da Francis Coppola o al nazionalismo dei francesi. Non è il caso di farne derivare considerazioni catastrofiche, non significa che il cinema italiano sia morto, sotterrato o improvincialito, che gli autori italiani non funzionino: i nostri film erano belli e interessanti; i giurati hanno preferito film altrettanto belli e interessanti, magari più attenti alle realtà quotidiane e alle tendenze contemporanee. Quando si partecipa a una competizione accettandone le regole, risentirsi se non si vince è poco elegante, e anche piuttosto ridicolo. Lietta Tornabuoni SERVIZI NEGLI SPETTACOLI Il corpo trovato in un quartiere bene durante la raccolta della spazzatura PUBBLICI DIPENDENTI La stagione della scure Massimo Giannini A PAG. 5 DI FIRENZE ERiffesercancellò Vittorio Cecchi Goti FIRENZE. «Niente foto di Cecchi Gori sul giornale». Alla Nazione si consuma l'ultimo episodio della guerra tra il presidente viola (foto) e l'editore Andrea Riffeser. L'eterna faida fio rentina. Gramellini A PAG. 9 Riffe rent: RifferentiI Riffe I rent:

Luoghi citati: Cannes, Firenze, Italia