COSI' SONO RISORTI di M. P.

PIEMONTE SPORT COSI' SONO RISORTI NOVARA. Quello degli azzurri 10 potremmo definire un campionato «doublé face». Una prima parte discreta, poi la crisi di metà stagione, sfociata nel divorzio dall'allenatore scelto la scorsa estate, Paolo Ferrario, l'avvento di Frosio, la pronta ripresa fino al trionfo finale. L'allenatore monzese ha avuto il merito saper sfruttare al meglio la rosa a propria disposizione. Resosi conto di non potere disporre di un attacco formidabile, ha concentrato la sua attenzione sulla difesa. Prova ne è che dal giorno del suo arrivo, il Novara ha subito appena sette gol in 14 partite. Nelle ultime otto gare un solo pallone ò finito alle spalle di Bini. La chiave di volta del torneo è indubbiamente l'esonero di ' Ferrano, avvenuto a metà gennaio. A quel punto, il Novara deve recuperare due punti dal Lumezzane. A Pietro Villa, allenatore in seconda, tocca l'incarico di «traghettare» gli azzurri verso la nuova gestione. La squadra batte il fanalino Palazzolo a tempo scaduto per 2-1, sollevando dubbi e perplessità sul proprio futuro. Il debutto di Pierluigi Frosio sulla panchina azzurra avviene 11 28 gennaio. Il tecnico si trova alle prese con una squadra che ha il morale sotto i tacchi, senza gioco e atleticamente «cotta». In pochi giorni non si fanno miracoli. A Cittadella si perde 2-1 al 93' ma il tecnico è soddisfatto perchè intravvede qualche piccolo progresso. Ma il Novara è sfortunato e cede anche nel recupero di Alzano. La situazione si fa critica. Il Lumezzane pare una vaporiera, macina gioco, punti e avversari con disarmante semplicità. Il 14 febbraio i bresciani s'accontentano di uno 0-0 nel recupero col Pavia e portano a nove lunghezze il vantaggio su Borgobello e compagni che annaspano ai confini della zona play off. Dopo tre settimane, il lavoro di Frosio, soprattutto a livello psicologico, comincia a dare i suoi frutti sui giocatori. S'inizia la grande rimonta, quando nessuno ci credeva più. Il 18 febbraio gli azzurri passano a Valdagno 3-2 mentre la capolista impatta col Tempio. Una settimana dopo il Lumezzane comincia a scricchiolare. La Pro Vercelli serve un clamoroso poker alla capolista, gli azzurri pareggiano col Varese ma i punti sono sei. Due partite terribili: lo scontro diretto, che finisce 0-0 e la trasferta di Torres, che il Novara s'aggiudica a sorpresa. A metà marzo si guarda la classifica e l'undici di Frosio è rientrato in corsa: quattro punti da recuperare. Avanti così, vittoria nel derby con la Pro Vercelli e 0-0 del Lumezzane con la Pro Patria: siamo a «meno due». L'incubo invernale si trasforma in bel sogno di primavera. Il 14 aprile è il giorno dell'aggancio: sofferta vittoria sul Cremapergo e pareggio del Lumezzane a Ospitaletto. I bresciani danno un ultimo colpo di coda battono 3-0 la Solbiatese mentre il Novara si ferma a Olbia (1-1). 11 28 aprile rivali di nuovo appaiate ma, domenica 5 maggio, l'allungo del Novara che passa a Tempio ed è aiutato dal Varese dell'ex azzurro Malaguti che «giustizia» dal dischetto la compagine bresciana, ormai sulle ginocchia. L'ultima «perla», la vittoria sull'Alzano, una delle squadre più in forma, davanti a 8 mila spettatori festanti. Il resto è storia di oggi. [m. p.]

Persone citate: Bini, Borgobello, Frosio, Paolo Ferrario, Pierluigi Frosio, Pietro Villa, Tempio, Torres