Novara vola in alto: è C1

Dopo 15 stagioni di purgatorio gli azzurri realizzano un bel sogno Dopo 15 stagioni di purgatorio gli azzurri realizzano un bel sogno Novara vola in alto: è A Busto non c'è stata partita: lo 0-0 era utile per tutti Gran festa in campo, sugli spalti e al rientro in città BUSTO ARSIZIO DAL NOSTRO INVIATO -BUSTO ARSIZIO. Le 18,15 di ieri: dopo 15 stagioni e 517 partite in quarta serie, il Novara è promosso in C1. Con il pareggio a reti bianche, sul campo della Pro Patria, gli azzurri hanno vinto il campionato ed accedono alla categoria superiore. Non c'è stata partita. Quando gli interessi sono coincidenti, perché farsi del male? Un punto garantiva al Novara la promozione e qualificava la Pro Patria per i play off promozione. E' incominciata con un tentativo di distensione fra le tifoserie: i giocatori novaresi a lanciare fiori ai bustocchi concentrati in un settore della tribuna coperta (perchè pioveva) e i «tigrotti» alle prese con i supporter azzurri relegati invece nella gradinata, scoperta. E' finita con gli azzurri in campo a far festa portandosi dietro un enorme bandierone blu con su scritto «1995/96 una stagione indimenticabile. Addio C2». Sotto la tribuna han dovuto tenersi larghi per evitare le aste delle bandiere lanciate dai commandos locali a mo' di giavellotto. Il gruppo era preceduto dall'alfiere Scotti rimasto in slip (come tanti compagni) ma con tanta forza per sventolare un drappo bianco azzurro. L'ultima partita, decisiva per i destini delle due contendenti, ha detto davvero poco sotto il profilo tecnico. S'è capito subito che nessuno avrebbe osato sfidare l'avversario avendo tutto da perdere dalla possibile reazione. Dopo che all'andata le due squadre s'erano date battaglia (in campo, sugli spalti e fuori dallo stadio), ieri han giocato hi punta di piedi. Frosio ha confermato la squadra di domenica: Turato difensore centrale con Scotti e capitan Casablanca in panchina. Il tecnico, insolitamente tranquillo in panchina a fianco del prezioso Camillo Cedrati, s'è alzato poche volte per richiamare la difesa ad una maggiore attenzione. Sì perché aspettando la festa qualche «tigrotto» a tirare in porta ci ha anche provato come Ferretti (38') che ha chiamato Bini alla prima parata. Pellegrini ha fatto qualche intelligente apertura ma Borgobello e Gautteo, ieri, non volevan fare i guastafeste. E così fra mi titic e un titoc in mezzo al campo e un lancio bello ma senza pretese, il tempo è trascorso in fretta. Le tifoserie si sono chiamate, promettendo sfracelli nel dopo partita, che per fortuna non ci sono stati. Ci ha provato ancora Ferretti, in apertura di ripresa, tro¬ vando pronto Bini. Poi l'occasione più clamorosa (57') capitata sui piedi di Tutone. Non è riuscito a deviare in rete da pochi passi. Renato Ambiel Novara. Bini; Venturi, Di Muri; Biagianti, Scotti, Turato; Coti (83' Casablanca), Panisson (85' Schiavon), Borgobello, Pellegrini, Guatteo (71' Papais). Pro Patria. Righi; Pellizzarri (60' VitaIone), Tibaldo; Bandirali, Brambilla, Tubaldo; Tutone, Brizzi, Gori (81' Paganini), Labadini (57' Pini), Ferretti. Arbitro. Beretta. Tifosi in festa per la promozione degli azzurri: a Busto erano in mille e cinquecento

Luoghi citati: Busto Arsizio, Novara