Contro Muster non c'è scampo

L'austriaco doma anche l'olandese Krajicek e conquista gli Internazionali L'austriaco doma anche l'olandese Krajicek e conquista gli Internazionali Contro Muster non c'è scampo // re della terra rossa sale sul trono di Roma ROMA DAL NOSTRO INVIATO Fidando un po' troppo nel richiamo dol cuore, i cronisti mondani hanno spelato fino all'ultimo, con le penne intinte di inchiostro rosa, che sulla tribuna del Foro, nel box d'onore, prendesse posto Sua Altezza Reale la Duchessa di York, meglio conosciuta come Fergie la Rossa. Il sogno, naturalmente, ò andato deluso. La nobil virali, se è vero come si moi mura che sia stata colta da raptus amoroso per Muster dotto la bestia, avrebbe sofferto soltanto per un set, il terzo, perso dal suo bello nella finale contro Perticone Krajicek. Per il resto, avrebbe regalato soprattutto applausi e sorrisi, intanto che il biondo Thomas, il re della terra, finiva di demolire il suo fiero avversario. La foto del match, che testimonia insieme il carattere di Muster e la sua ferrea volontà di vittoria, la capaciti» di credere e di soffrire, quello insomma per cui viene chiamato la bestia, ci mostra l'austriaco sul 5- 3 del quarto set, al servizio decisivo. Krajicek è in vantaggio per 40-15, due palle break. Muster annulla la prima. Krajicek spara la seconda oltre la linea e Muster l'accompagna apostrofandola con male parole, insultandola, povera pallina innocente, prendendola a sputi, sfogando in qualche modo tutta la sua rabbia e la sua felicità per il pericolo che svanisce. Il pubblico ride. Piace a'ia gente la vitalità, l'agonismo, la carica quasi animale, se cosi possiamo esprimerci, del guerriero di Lei bnitz. Il quale, negli ultimi due anni, ha giocato 96 partite sul rosso perdendone solo 3. E ieri ha messo in banca altri 309 mila dollari (circa 490 milioni di lire) e in bacheca il 40" torneo della carriera, il 5" dell'anno: 38 li ha conquistati sulla madre terra, ecco perché Richard Krajicek, l'uomo della volée, il bombardiere del servizio, a ben vedere non aveva scampo malgrado il bel tennis mostrato durante settimana e i nobili scalpi degli avversari battuti. La speranza del popolu della racchetta, infiammato dalle imprese di Edberg, il poeta del serve and volley che ha regala to al pubblico del Foro momenti di bel tennis antico, era che la vittoria finale premiasse finalmente un attaccante. Ma era solo una speranza, si capisce, perché tutti sapevano, dentro, giù nel profondo, che sul trono di Roma, per la terza volta come Drobny e Mulligan, si sarebbe seduto Thomas Muster, il cui appetito appare sempre insaziabile. «Tornerò l'anno prossimo e batterò il record», ha detto la bestia dopo aver ringraziato la folla e lodato il torneo, sba¬ gliando il tempo soltanto negli apprezzamenti a Galgani, da lui definito grande presidente: al che dagli spalti sono piovuti fischi solenni, gli unici che hanno accompagnato Thomas in questa giornata di trionfo e di gloria. Richard Krajicek, che da Piccolino, prima di allungarsi di colpo come un tulipano al sole, giocava il rovescio a due mani e stava piantato a fondo campo, h" cercato di fare il possibile, cosa che oggi tuttavia non è s' fficiente, a quanto pare, per ai restare la furia di Muster. C'era il vento, che vorticava sul campo alzando nuvole rosse, e qualche astuto pensatore ha avuto l'idea di spargere terra mezz'ora prima del match, rendendo cosi scivoloso e anche pericoloso il teatro della battaglia. Fra i due, è stato Krajicek, più alto e legnoso, a provare il disagio maggiore. I suoi spostamenti, già complicati per via del fisico e dei precisi colpi dell'avversario, erano appesantiti dalle insidie del campo. E poi il suo servizio, solitamente sparato a 200 chilometri l'ora, ave¬ va le polveri un po' bagnate. Cosi la bestia, in 60 minuti esatti, si è portato a casa i primi due set. La gente era un po' delusa, voleva tensione e incertezza e si ritrovava davanti agli occhi un match senza lotta. Nel terzo set, dopo che gli addetti avevano finalmente deciso di bagnare il campo rendendolo meno scivoloso, l'olandese volante ha avuto una bella reazione, ha tolto il servizio a Muster, glielo ha ritolto dopo averlo perso e ha riscaldato gli spaiti un po' assonnati dando l'impressione, peraltro gradita, di poter riaprire il match. L'aria si era infreschita, il cielo di Roma minacciava pioggia. Muster, subito pronto, subito deciso, ha strappato la battuta a Krajicek nel secondo gioco e si è portato il vantaggio lino al traguardo. Non prima di aver trattato la pallina, nel game conclusivo, come il peggiore dei suoi nemici. Carlo Coscia Finale: Muster-Krajicek 6-2, 64, 3-6, 6-3. Col terzo successo al Foro Italico (il 40° in carriera) eguaglia Drobny e Mulligan ma dice: «Voglio ritornare l'anno prossimo e battere il record» m Thomas ha intascato quasi 500 milioni Fischiato quando ha definito Galgani «grande presidente» L'esultanza dell'austriaco Muster subito dopo aver vinto il match: negli ultimi 2 anni, sulla terra rossa ha perso soltanto tre partite su 96

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