Inghiottite dal buio come Marina di Angelo Conti

Altre due ragazze scomparse nell'86 e nell'89: qualcuno le ha fatte sparire? Altre due ragazze scomparse nell'86 e nell'89: qualcuno le ha fatte sparire? Inghiottite dal buio, come Marina Tre storie lontane nel tempo ma con assonanze: tutte single non più giovanissime, tranquille ma capaci di «colpi d'ala» Sabina, Camilla, Marina: inghiottite dalla città. Tre storie lontane nello spazio e nel tempo chiamano ora gli investigatori a confronti difficili. Per capire se esista un legame, un indizio, una traccia che ne avvicini una ad un'altra, offrendo una strada ad indagini realmente complesse, «bloccate» da interrogativi che nessuno sembra poter sciogliere. Ci sono assonanze e somiglianze in queste storie, in queste donne. Single, non più giovanissime, carine ma non vistose, prive di un legame stabile, senza grilli per la testa, irreprensibili sul lavoro, inclini a frequentare amici che fra loro si conoscevano poco o non si conoscevano affatto, avevano tutte alle spalle una vita tranquilla, apparentemente scontata, ma capace di «colpi d'ala», di iniziative improvvise, di slanci di affetto e anche di amore. Difficile, davvero difficile, entrare in queste vite e capire. Rivediamo insieme queste figure, cercando «anelli» di congiunzione ma anche soltanto sensazioni. Sabina Badami. Ventotto anni, originaria di Prizzi (Palermo), dipendente delle Poste di corso Tazzoli, sparisce dal suo appartamento di via Montenero 11, a Barriera di Milano, nella serata di mercoledì 10 settembre 1986. Le perquisizioni nell'appartamento non danno esito: la casa è in perfetto ordine, manca solo la borsetta. Le successive indagini non portano a nulla: un uomo racconta di avere raccolto una persona che somigliava a Sabina il giorno successivo alla scomparsa mentre in pigiama faceva l'autostop a Grugliasco, ma non ci sono altri riscontri. Un anonimo denuncia di omicidio un uomo che aveva saltuariamente frequentato Sabina negli ultimi mesi, ma con accuse che sono del tutto inconsistenti. Gli avvocati ne hanno già chiesto la «morte presunta». Camilla Bini, Trentacinque anni, originaria di Mogadiscio, figlia di padre italiano e madre somala, impiegata presso la «gestione-ordini» della Bolaffi Francobolli di via Cavour, sparisce dal suo alloggio di via Limone 13 bis, nella serata dell'8 agosto 1989. Anche qui gli indizi sono minimi: la donna esce di casa, assieme ad un uomo (forse a bordo di una Lancia), ma non fa più ritorno. Quello di Camilla diventa un caso cardine a «Chi l'ha visto?» ma neppure la trasmissione televisiva contribuisce a portare elementi di certezza. Sino a quando si pensa di averla individuata, in un night-club di Terni: ma è solo una sosia, una ragazza brasiliana che fa l'entraineuse. Marina Di Modica. Quarant'anni, piemontese, logopedista presso l'ambulatorio Usi di via Chiabrera, sparisce dal suo al¬ loggio di via della Rocca 28, nella serata di mercoledì 8 maggio scorso. Ogni indizio fa pensare che sia uscita per incontrare un uomo. Su un'agenda gli investigatori trovano un riferimento ad un appuntamento con un funzionario della Bolaffi, a cui avrebbe dovuto far valutare alcuni francobolli. Ma l'uomo nega: «Non dovevamo vederci, quella sera ho fatto altro». L'auto viene ritrovata la domenica successiva, di fronte al Mauriziano: per la polizia scientifica è lì da mercoledì sera. E' chiusa a chiave, il bloster è al suo posto, però aperto. Marina è sparita portando con sé pochi contanti, i documenti, il passaporto che scade a giugno ed anche i suoi francobolli, forse un piccolo tesoro. A scriverle, queste storie drammatiche, si coglie un sottile filo comune. Incerto, pieno di ombre, ma pure autentico. Erano tre donne sole, certamente più a rischio di altre. Che qualcuno le abbia «fatte sparire» è l'ipotesi più attendibile, la pista più concreta, anche se non si può escludere che loro stesse abbiano voluto far perdere le proprie tracce. Ma nessuno, proprio nessuno, ha mai visto in volto chi potrebbe avere chiuso le loro vite. Angelo Conti Anche Sabina e Camilla come la Di Modica forse dovevano incontrarsi con un uomo : Sabina Badarti (da sinistra) e Camilla Bini Di loro, dopo molti anni non si sa più nulla come di Marina Di Modica (sotto)

Luoghi citati: Grugliasco, Milano, Mogadiscio, Palermo, Prizzi