Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Il Comune non è responsabile anche della manutenzione dell'arredo urbano?» - «Servizio sospeso a sorpresa» - «Vietato far soffrire gli animali» - «Drogati nella casetta dei giochi-bimbi» - «Troppi silenzi» Un lettore ci scrive: «Circa 14 mesi fa, percorrendo corso Regina Margherita all'altezza di piazza della Repubblica, urtavo con la mia auto una transenna (quella che impedisce l'attraversamento trasversale del corso da parte dei pedoni) divelta e posizionata "a bandiera" nella carreggiata, riportando danni all'auto. «Ho chiamato i vigili (che hanno provveduto a riportare la transenna nella posizione corretta) e presentato richiesta di risarcimento al Comune. Dopo più di un anno, la compagnia di assicurazione del Comune rifiuta di risarcirmi perché nella relazione stilata dai tecnici del Comune era dichiarato che al momento della posa la transenna era stata posizionata correttamente e che solo in seguito qualcuno l'aveva divelta. Il Comune è responsabile solo dal momento in cui qualcuno avvisa e nessuno provvede: in pratica, il primo che subisce un danno non può fare nulla, però il secondo verrà risarcito! «Ora mi chiedo se il Comune non sia responsabile della manutenzione dell'arredo urbano e degli oggetti di proprietà sul suolo pubblico (se cade un albero nella relazione tecnica cosa scriveranno, che quando è stato piantato era sano?): la giurisprudenza ravvisa solitamente in queste circostanze un caso di insidia o trabocchetto, cioè un pericolo non prevedibile né visibile pur ricorrendo ad una diligenza ed attenzione normali e condanna la pubblica amministrazione al risarcimento: ma quanti cittadini hanno la possibilità economica ed il tempo da perdere per rivolgersi ad un avvocato, la cui parcella può superare l'entità del risarcimento?». Massimo Cavazzini Una lettrice ci scrive: «L'altro giovedì arrivo all'ambulatorio Usi 3 di via del Ridotto dove effettuo la terapia desensibilizzante per la mia allergia. A sorpresa un cartello annuncia, senza ulteriori spiegazioni, che "il Servizio vaccini è sospeso". Premetto che l'ap¬ puntamento per la terapia viene fissato nella seduta precedente (nel mio caso il 10 aprile); il ticket per 8 vaccini (ne ho fatto uno solo) si paga anticipato; in caso di interruzione della terapia, per un periodo superiore agli 8 giorni, è necessario ricominciare l'intero trattamento dall'inizio; mi chiedo come sia possibile interrompere un servizio cosi importante senza avvertire gli utenti o perlomeno indirizzarli presso altra struttura». Giovanna Rizzo Un lettore ci scrive: «Vorrei segnalare la sofferenza di quei due poveri cani legati l'uno all'altro da un metro di catena o guinzaglio, che stazionano spesso in piazza C.L.N. col proprietario invalido in carrozzella che li usa per impietosire i passanti. Ciò contrasta con la mia ed altrui sensibilità di chi ama i cani. Mi è capitato di vedere che uno dei due, stanco per l'immobilità a cui era costretto, ha tentato di alzarsi e con la catena, disturbare l'altro che riposava. Una scena penosa. Ci sono leggi che vietano causare sofferenze non avendo, povere bestie, possibilità di movimento adeguate». Antonio Ferrara Una lettrice ci scrive: «Sono una mamma di un bambino di 22 mesi. L'altra mattina lo stavo portando al giardino dove il Comune ha sistemato una delle tante casette con scivolo, scala e giochi vari. «Purtroppo ho dovuto allontanarmi subito, perché all'interno della stessa non c'erano bimbi, ma due ragazzi che si stavano drogando. Ma è possibile che queste casette debbano essere rifugio dei drogati, senza che ci sia mai nessuno che controlla? Tutto questo ai giardini di via Gaidano davanti al supermercato e alla banca alle 11,30 del mattino». Segue la firma Un lettore ci scrive: «Siamo una società che commercia palette per la raccolta delle feci dei cani. Già dall'anno scorso stiamo sollecitante le varie circoscrizioni di Torino perché ci diano la possibilità di una campagna per proporre soluzione a detto problema con poca spesa. «Non abbiamo avuto nessuna risposta, salvo in una circoscrizione dove stanno proponendo una campagna di sensibilizzazione ecologica rivolta ai cittadini e presso gli alunni delle scuole, e abbiamo anche trovato ditte, poche, che sponsorizzerebbero l'iniziativa ricavandone una buona pubblicità. «Restiamo interdetti quando sentiamo parlare di costi per questa eventuale campagna in quanto il prezzo del nostro prodotto è irrisorio, ed in alcune città il Comune ha acquistato le palette dandole in distribuzione gratuita presso i negozianti e con la loro partecipazione». Vittorio Avondo

Persone citate: Antonio Ferrara, Cavazzini, Giovanna Rizzo, Vittorio Avondo

Luoghi citati: Torino