Arrivano i bambini di 40 anni di Fabio Galvano

(Vivono in famiglia fuggono dalle responsabilità ed esorcizzano l'età in mille modi Studiosi avvertono: sempre più adulti rifiutano di voler crescere Arrivano i bambini di 40 anni «Dilaga la sindrome di Peter Pan» LA FATICA DI INVECCHIARE E m LONDRA. la «generazione dei Peter Pan»: dei trentenni, in qualche caso anche quarantenni, che rifiutano di crescere. Una generazione di eterni bambini, perpetuamente incollati all'adolescenza e ai suoi miti, in una battaglia di retroguardia - sia pure maturata nel subconscio - contro il tempo che passa. Ed è, essenzialmente ma non esclusivamente, un fenomeno anglosassone: così, almeno, sostengono due libri pubblicati negli Stati Uniti e in Inghilterra, «The Sibling Society» di Robert Bly e «New Passages» di Gail Sheehy. La «generazione dei Peter Pan», affermano i due autori, è come sindrome la reazione al fenomeno opposto, quello della fanciullezza che finisce anzitempo, dei bambini che si comportano da uomini e ai quali Hollywood ha già dedicato il controverso film «Kids», in cui droga e sesso hanno un ruolo scontato per una generazione poco più che infantile. Sono ben riconoscibili, i ragazzi (e le ragazze) che non vogliono invecchiare. Sono quelli, per esempio, che tendono a protrarre oltre ogni ragionevole limite la protezione del bozzolo familiare (le comodità della casa, della vita organizzata e senza responsabilità); o che solcano Hyde Park con i loro rollerblades, cimentandosi con i teenagers in un confronto di prestanza e giovinezza; o che - come la principessa Diana - fanno della palestra (ma d'elite) l'arma principale per tenere a bada l'età. Sono i trentenni e quarantenni che alle cene eleganti discutono i meriti di Blur o di Oasis, che con il Times o il Wall Street Journal acquistano in edicola riviste espressamente dedicate al pubblico giovanile, che guardano alla tv i programmi di musica leggera o gli attori di richiamo fra i giovani, e il cui abbigliamento si rispecchia - come quello di una generazione successiva alla loro - in nomi come Calvin Klein, Gap, Dkny. L'argomentazione di Robert Bly è che la cultura occidentale (ma soprattutto americana) ha creato una società che, senza credibili figure d'autorità, ha a sua volta partorito adulti che si crogiolano nell'estensione della loro adolescenza. Anziché rifarsi a modelli paterni e materni, costoro si nutrono dei miti contemporanei fatti di gratificazione immediata, di rifiuto delle responsabilità, di un'esistenza limitata al presente che nega i benefici dell'esperienza (e quindi i cinquantenni che se ne fanno invece una bandiera). Questi «eterni bambini» hanno anche volti noti; e ieri l'Observer citava, per esempio, Mick Jagger che anche cinquantenne è il Peter Pan del rock; Richard Branson, uomo d'affari di grande successo e multimiliardario per le sue iniziative sotto l'etichetta Virgin (dai dischi alla compagnia aerea) ma le cui caratteristiche comportamentali sono quelle dell'eterno fanciullo; addirittura Tony Blair, il leader laburista e forse prossimo premier britannico, che «non è immune al desiderio di apparire giovane e fico», tant'è che si fa fotografare con la sua chitarra elettrica Fender. Ecco nascere, secondo Bly, la «cultura del mezzo adulto». «L'a- dolescenza - spiega Gail Sheehy è prolungata per la classe media fino alla fine degli anni venti, la vera età adulta non comincia fino ai 30 anni. La maggior parte dei "baby boomers", nati dopo la guerra, non si sono sentiti adulti fino ai 40 anni, e anche a quel punto hanno cercato di resistere». Lo rivela anche il linguaggio, «centrato su possesso, rivalità e gratificazione». Un vero problema, soprattutto per i figli dei Peter Pan; incapaci di credere in figure d'autorità, afferma la psicoterapista Susie Orbach, questi cercano sostegno emotivo nei figli, in un capovolgimento di ruoli che lascia la nuova generazione orfana di una valida guida. Fabio Galvano RE NDRA. ei Petenni, uaranscere. bamty» di ges» di (Vivono in famiglia fuggono dalle responsabilità ed esorcizzano l'età in mille modi Carotenuto (a ds.) Peter Pan, l'eterno bambino, è modello positivo per Aldo Carotenuto (a ds.) (Vivono in famiglia fuggono dalle responsabilità ed esorcizzano l'età in mille modi

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