Hezbollah e Damasco: in Libano tregua finita

Uccisi due g> lerriglieri filo iraniani, ferito un soldato ebreo. E Tel Aviv ordina la rappresaglia dell'artiglieria Uccisi due g> lerriglieri filo iraniani, ferito un soldato ebreo. E Tel Aviv ordina la rappresaglia dell'artiglieria Hezbollah e Damasco; in Libano tregua finita Dopo uno scontro con gli israeliani BEIRUT, Due guerriglieri hezbollah sono stati uccisi ieri in uno scontro a fuoco con le truppe israeliane avvenuto nel Libano Sud dentro la striscia di sicurezza creata da Israele a ridosso del confine. Nel combattimento è rimasto ferito un soldato israeliano. Dopo l'episodio l'artiglieria delle forze di occupazione israeliane avrebbe colpito le città di Zawtar al-Shargieh, Huma Arnon e Kfar Tibnit dove una donna sarebbe rimasta ferita. I guerriglieri sciiti filo-iraniani e Damasco di conseguenza hanno annunciato che la tregua è finita. L'accordo tra Israele e hezbollah era stato raggiunto il mese scorso a conclusione dell'operazione «furore» con la mediazione di Usa e Francia. Frattanto anche Hamas, colpita venerdì notte dall'arresto del numero due del braccio militare dell'organizzazione, dichiara che riprenderà i suoi micidiali attentati contro Israele. Gli scontri ieri sono cominciati quando una pattuglia israeliana ha scoperto la presenza di militanti integralisti al limite del settore centrale della zona occupata presso il castello di Beaufort. I guerriglieri, secondo un portavoce dell'els (le milizie libanesi filoisraeliane), hanno aperto il fuoco con mitragliatrici e granate e i soldati israeliani hamio risposto al fuoco uccidendo due hezbollah. 11 direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Uri Savir, ha respinto le accuse di violazione della tregua. Rispondendo a Damasco, secondo cui Israele ha sparato in aree abitate da popolazione civile, violando così le intese, Savir ha detto che semmai sono stati gli hezbollah a non rispettare i patti operando in territorio abitato da civili. Savir ha aggiunto che Israele non intende limitare in alcun modo il diritto delle sue tmppe di replicare al fuoco. Ieri il domenicale britannico «Observer» ha scritto che Israele ha costituito una «squadra della morte», denominata «egoz», per la caccia ai militanti hezbollah, che agisce in abiti civile in territorio libanese. Proprio tale squadra sarebbe stata «indirettamente responsabile» per la recente strage nel campo profughi dell'Onu a Calia. In un servizio da Amman, l'«Observer» afferma che gli uomini di «egoz» sono stati sguinzagliati in Libano per l'individuazione dei posti da cui hezbollah lanciava missili katiuscia contro la Galilea. Il 18 aprile un commando di «egoz» che stava compiendo una missione a Cana avrebbe chiesto aiuto via radio, temendo di essere stato scoperto. Il quartier generale dell'esercito avrebbe allora deciso il massiccio intervento dell' artiglieria su Cana, provocando così la morte di 102 civili. La circostanza di un «gruppo di élite» intrappolato era già stata rivelata dal primo ministro e ministro della Difesa israeliano Shimon Peres che si era assunto la responsabilità del bombardamento, ma non aveva però fornito particolari sul cominando. Agenti di «egoz» avrebbero ucciso circa 50 hezbollah. [Ansa] L'Observer rivela «La strage di Cana è scattata dopo l's.o.s lanciato da un commando del Mossad in difficoltà» llll&ilp^ìi!*::: Una libanese mostra un proiettile israeliano inesploso a Zawtar

Persone citate: Calia, Cana, Huma Arnon, Savir, Shimon Peres, Uri Savir