«Contro Dini fiato alle trombe» di Ar. Ca.

« Genova, l'Orchestra del Carlo Felice protesta oggi per il decreto antiriforma « Contro Dini fiato alle trombe » Archi, fiati e percussioni in piazza con Maag GENOVA. «Invece di una riforma, sarà una rissa vergognosa». Sergio Escobar, sovrintendente del «Carlo Felice», spara contro il decreto-Dini sull'istituzione delle fondazioni nella lirica che discrimina anche il teatro genovese. Così chiama a raccolta i «professori d'orchestra» che oggi, diretti dal grande Peter Maag, scendono in piazza alle 17,30 «per suonare tutta la nostra protesta contro un iniquo provvedimento che favorisce soltanto la Scala». In piazza De Ferrari, finalmente isola pedonale, l'Orchestra del «Carlo Felice» si batterà con archi, fiati e percussioni. Niente sciopero con campanacci e striscioni, ma strumenti di lavoro. L'orchestra genovese suonerà «L'inno dei Mameli», il Coro canterà «Va' pensiero» dal Nabucco di Verdi. «Altro che proteste sguaiate. Contro Dini faremo sentire le nostre trombe - dice Escobar - e l'Inno alla Gioia di Beethoven». Sergio Escobar e il sindaco di Genova, Adriano Sansa, che per legge è il presidente dell'ente lirico, con i rappresentanti sindacali, sottolineeranno la drammaticità della situazione del «Carlo Felice». «È' un decreto iniquo - ha detto Escobar che non dà avvio alle riforme così come erano state suggerite dall'Anels (Associazione Enti Lirici e Sinfonici), ma scatena la lotta fra enti. La Scala sarà come sempre privilegiata. C'è addirittura il sospetto che sia stato privilegiato un accordo, in sé legittimo, fra Scala e Caripio, mentre gli altri teatri soprattutto quelli del Centro e del Sud non avranno alcuna possibilità e rischieranno l'isolamento o di scomparire in pochi anni», [ar. ca.]

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