Dai tabaccai il biglietto «anti-code» per i musei di Raffaello Masci

Previsto da un decreto legge Previsto da un decreto legge Dai tabaccai il biglietto «anti-code» per i musei E' stata abolita la tassa d'ingresso «Una noma che chiedevamo da tempo» ROMA. Non più code per entrare nei musei italiani: il biglietto si potrà acquistare dal tabaccaio, come quello del tram, e il calvario dei turisti sotto il sole è così finito, con un semplice decreto ministeriale, l'ultimo varato dal governo Dilli, giusto ieri. I direttori dei musei e i soprintendenti hanno innalzato un «Te Deum» di ringraziamento all'esecutivo tecnico per questo congedo nel segno della modernizzazione. Il ministro dei Heni culturali Antonio Paolucci, tra i personaggi meno vistosi del governo dimissionario, ha cosi fatto un'uscita di scena trionfale e altamente popolare, addirittura lievemente rivoluzionaria. Il decreto approvato ieri dall'ultimo Consiglio dei ministri - ecco in sintesi la novità - ha abolito la «tassa d'ingresso» ai musei, una sorta di gabella che doveva «necessariamente» essera pagata alla biglietteria del museo o dello scavo archeologico, ed era la causa principale delle enormi file che si formavano davanti ai più gettonati musei o siti archeologici. Ora questo «balzello fiscale» non c'è più. Il ticket si può comprare in altri luoghi e con tutta comodità. Il prof. Paolucci ieri era raggiante per questo suo personale successo. Ed ecco come lo ha spiegato: «Proprio all'ultimo minuto dell'ultimo Consiglio dei ministri del governo Dilli - ha dichiarato - è passato un provvedimento in apparenza insignificante e tuttavia di notevole rilievo per il funzionamento dei musei statali. L'ingresso alle pubbliche collezioni d'arte non avverrà I più pagando una tassa ma acI quistando un biglietto come quello del bus. Questo significa che d'ora in poi il pezzetto di carta che dà accesso agli Uffizi o ai Fori romani non dovrà più necessariamente essere comprato alla biglietteria di quei musei. Né riscosso da un pubblico impiegato, perche ha cessato di essere tassa. Il biglietto - ha proseguito Paolucci potrà essere acquistato, per esempio, dal turista nell'albergo oppure dal tabaccaio o pres¬ Sotto un'immaIn alto turisti in«Così pattuare udi preno so un'agenzia di viaggi. Si potrà anche consentire, mediante apposite convenzioni da definire a livello locale, che vengano stampati "biglietti unici" o carte magnetiche comprensive cioè del prezzo di accesso a più musei di una stessa o di più città». E, in tutto questo, la cosa più sorprendente è che «il provvedimento non costa un soldo, anzi ne fa risparmiare perche alleggerisce il lavoro degli impiegati statali alla biglietteria». Incredibile. E così i me- gine di Pompei coda al museo otremo n sistema otazioni» gadirigenti dei patrii musei possono tirare un respiro di sollievo per non dover fare più da carabinieri davanti agli ingressi. «Si tratta - ha detto la direttrice degli Uffizi Anna Maria Petrioli Tofani - di una decisione estremamente opportuna, che faciliterà la vita ai visitatori e soprattutto consentirà di istituire un sistema di prenotazioni che fino ad oggi non eravamo in grado di portare avanti perché non potevamo fare prevendite». Gli Uffizi, peraltro, sono prontissimi n mettere in pratica la direttiva del governo, tanfo che già nelle scorse settimane la prof.ssa Petrioli si era incontrata con i rappresentanti delle organizzazioni dei commercianti e delle agenzie di viaggio proprio per mettere a punto, dal prossimo mese di settembre, un sistema di prenotazioni delle visite al museo senza vendita di biglietti. La macchina dunque è già ampiamente avviata e il decreto del governo ne facilita il varo. «E' una cosa che chiodavamo da molto tempo», ha detto il suo collega al vertice degli scavi di Pompei, Pietro Giovanni Guzzo. «L'importante - ha aggiunto il soprintendente ai beni artistici di Napoli, Nicola Spinosa - è che il ricavo resti almeno in parte alla gestione dei musei. Dall'apertura del primo piano di Capodimonte in tre mesi abbiamo incassato un miliardo e duecento milioni, con un biglietto di sole ottomila lire. Ma a noi non è rimasto niente». Raffaello Masci «Così potremo attuare un sistema di prenotazioni» Sotto un'immagine di Pompei In alto turisti in coda al museo

Persone citate: Anna Maria Petrioli Tofani, Antonio Paolucci, Nicola Spinosa, Paolucci, Pietro Giovanni Guzzo

Luoghi citati: Capodimonte, Napoli, Pompei, Roma