Suicidi per paura di perdere il lavoro

Suicidi per paura di perdere il lavoro Modena: uno aveva un impiego a tempo determinato, l'altro temeva il licenziamento Suicidi per paura di perdere il lavoro Due giovani si impiccano in casa con la cintura MODENA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per morire hanno scelto proprio il giorno ritenuto più infausto. Quel venerdì 17 che, a torto o a ragione, viene guardato con sospetto da chi crede nella sfortuna. Ma la superstizione non c'entra niente. Sono altre le ragioni che hanno spinto due giovani di 24 e 28 anni a togliersi la vita nelle stesse ore, a Modena. Due giovani che neppure si conoscevano, che vivevano in mondi diversi ma che ieri mattina, per un'incredibile coincidenza, hanno deciso di suicidarsi. Uguale la tecnica, l'impiccagione. Uguale lo strumento usato, una cintura. Uguale, probabilmente, il senso di angoscia per la mancanza di un lavoro sicuro e di un futuro certo che li ha spinti al tragico gesto. Vincenzo Pasquariallo aveva 28 anni e da poche settimane aveva lasciato Foggia per arrivare a Modena, rincorrendo il sogno di un lavoro. Era arrivato in città per un'as¬ sunzione a termine, un impiego semestrale alle Poste. Un incarico senza prospettive, e difatti pare chi; il giovane fosse ossessionato dallo scorrere dei giorni, dall'avvicinarsi della fine dell'anno, quando sarebbe stato nuovamente disoccupato. A Modena non aveva una casa, non poteva permettersela. Così aveva chiesto ospitalità a un compaesano, un giovane che abita alla Casa dello studente, nella cittadella universitaria di via Campi. E' rientrato in camera e l'ha trovata vuota. Aperto l'armadio, la macabra scoperta: l'amico era lì dentro, con la cintura stretta intorno al collo come cappio. Non ha lasciato messaggi, neppure un biglietto. L'ansia, la paura di trovarsi di nuovo in mezzo alla strada l'hanno ucciso. Questo sembra l'unico punto di contatto con la storia di un altro ragazzo, Gennaro Del Piano, 24 anni, che sempre ieri mattina si è suicidato nella sua casa di via Pelusia, a poche centinaia di metri dalla cittadella universitaria. Era di origini napoletane, ma si era stabilito a Modena da diverso tempo. Aveva la ragazza, con la quale si dice stesse vivendo un momento difficile. Aveva un lavoro che temeva di perdere, perché in fabbrica circolava la voce di un prossimo piano di ristrutturazione. Lui si sentiva a rischio, temeva di perdere tutto, amore e lavoro, e con essi la speranza. L'altra sera i due fidanzati si erano incontrati e salutati. Gennaro era depresso, probabilmente aveva realizzato che non era tutto òro quello che luccica, c che Modena, in fondo, non era il paradiso terrestre che aveva immaginato, città ricca e spensierata dove tutto sembra facile. Il nervosismo per il lavoro si ripercuoteva sul rapporto con la ragazza. Lei l'ha chiamato al telefono, ma non ha avuto risposta. Ha ritentato alle 13, niente. Così si è decisa di entrare in casa e l'ha trovato senza vita. Anche Gennaro aveva usato una cintura per farla finita. Raffaella Quaquaro

Persone citate: Gennaro Del Piano, Raffaella Quaquaro, Vincenzo Pasquariallo

Luoghi citati: Foggia, Modena