In Slovenia Il Papa prega per la pace nei Balcani

In Slovenia In Slovenia Il Papa prega per la pace nei Balcani LUBIANA DAL NOSTRO INVIATO Compleanno in Slovenia per Giovanni Paolo II, che è da ieri pomeriggio nel primo dei Paesi dell'ex Jugoslavia a scegliere l'indipendenza, sei anni fa. Il Papa compirà oggi 76 anni e gli sloveni lo festeggeranno con un coro di bambini davanti alla nunziatura apostolica, e una cena con torta la sera. Ieri il Pontefice ha subito lanciato il suo grido di allarme: «Il vostro popolo - ha detto - attraversa un'epoca di radicale trasformazione: mentre cerca di liberarsi gradualmente dalle negative conseguenze di un'ideologia totalitaria che lo ha fortemente condizionato, e proteso con ogni sforzo verso la realizzazione di una società più fraterna e democratica. Occorre, tuttavia, rimanere particolarmente vigili per impedire che l'accoglienza di un'altra ideologia, non meno pericolosa, quella di un liberalismo sfrenato, occupi il posto lasciato vuoto dalla precedente». E ha portato un esempio biblico: la guida della Chiesa, in questi anni, i; indispensabile «come lo fu un tempo la guida di Mose che, confidando saldamente in Dio, riuscì a condurre il popolo eletto nel difficile passaggio dalla schiavitù alla vera libertà». E' un viaggio atteso da lungo tempo, nel Paese che ha sofferto meno di ogni altro nel difficile post-comunismo in Jugoslavia. Il Papa ha ribadito ieri «il diritto dei popoli all'autodeterminazione» e ha chiesto che si instauri «una pace giusta e duratura nel Sud-Est europeo», che permetta «ad ogni popolo di vivere, libero e rispettato, nella propria terra». Con il Papa Milan Kucan, presidente, ex comunista, ha pronunciato un appassionato discorso di benvenuto: «La tolleranza verso il prossimo, il rispetto reciproco, il rimorso, la riconciliazione ci aiutino a non alzare mai più la mano contro la propria nazione, contro i nostri fratelli». Marco Tosarti

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Milan Kucan

Luoghi citati: Jugoslavia, Slovenia