Con Diaframma e Tiromancino

CONCERTI CONCERTI GLI ANNI ROCK Con Diaframma e Tiromancino ■ L rock italiano è ormai un elemento, acquisito del h panorama musicale nostrano (e non solo), ma Ufi quindici anni fa non era così. C'erano i pionieri, coloro i quali battevano nuovi sentieri di suono e di mercato. La scuola fiorentina, in ciò, primeggiava. Moda, Underground Life, Litfiba e Diaframma furono protagonisti di eroiche stagioni, diedero coraggio ai più giovani, battezzarono un nuovo pubblico. I lustri hanno mutato l'organico dei Diaframma, l'approccio con il mercato «maggiore» non è stato felicissimo, ma Federico Fiumani continua ad essere il baricentro di una formazione di prestigio, capace di esprimersi a livelli eccelsi. Album come «Anni Luce» (Abraxas), del 1992, e «Il ritomo dei desideri» (Contempo), del 1994, ne sono testimoni. Venerdì 10 al Dracma di via Banfo 24/c (ore 21,30, 20 mila lire) i Diaframma presentano il nuovo album, «Sesso e violenza». In alternativa ai veterani, arrivano i «bocia». Il concerto dei Tiromancino a Hiroshima mon Amour (via Belfiore 24, ore 22, ingresso libero per soci) casca la stessa sera. L'album «Alone Alieno» (Bmg/Ricordi) è un biglietto da visita importante ed eclettico, pervaso da una carica energetica che dal vivo si infiamma ulteriormente. Più che una promessa. Belle cose le promesse, purché non restino eterne. Per evitare questo rischio, i Karamamma stanno voltando pagina. Sound e progetti discografici nuovi dovrebbero portare il gruppo torinese una volta per tutte alla ribalta nazionale. Suonano al Csa Murazzi sabato 11, si inizia intorno alle 22. Domenica 12, infine, il Barrumba ospita la diabolica performance di Mgz e le Signore. E' uno spettacolo a sé nel panorama della scena indipendente italiana, chi lo conosce lo frequenta con fanatismo degno del «Rocky Horror», chi non lo ha mai assaggiato farebbe bene a provare. Mgz, ovvero il savonese signor Guazzotti, sovrappone basi preregistrate e suono live, mentre la tedino più ciabattona se la fa con le favolose chitarre di Dome La Muerte (quello dei Not Mo- / Tiromancino in concerto a Hiroshima ving). Continui cambiamenti di scena, travestimenti, balletti delle scatenate Signore mettono alla berlina vizi, tic, luoghi comuni. Ingresso con consumazione 10 mila, si inizia alle 22. Paolo Ferrari IL CORO EFRON! Canzoni israeliane e della tradizione ebraica per celebrare i tremila anni dalla fondazione di Gerusalemme. Il concerto, organizzato dalla Comunità ebraica di Torino e dall'associazione Italia-Israele con il patrocinio dell'assessorato comunale alle Risorse Culturali, si terrà giovedì 16 maggio alle 21 al Piccolo Regio. L'esecuzione del suggestivo repertorio sarà affidata al Coro Efroni, diretto da Maya Shavit. Il Coro Efroni, fondato nel 1980, ha sede presso il centro educativo «Ben Gurion» di Emek Efer, ed è formato da giovani fra i 12 e i 18 anni provenienti dai kibbutz israeliani. Specializzato nel canto «a cappella», il coro ha partecipato a numerosi festival internazionali. L'ingresso allo spettacolo è gratuito, ma è necessario l'invito che può essere ritirato alla sede della Comunità ebraica in via San Pio V 12 (telefono 658.585). • Un appuntamento per chi apprezza le sonorità celtiche, e più in particolare la classica arpa irlandese, strumento che in Italia ha un maestro riconosciuto in Enzo Zitello. Proprio con Zitello - oltre che con Andreas Vollenwaider - ha collaborato Andrea Pozzoli, il musicista torinese che venerdì 10 maggio sarà di scena al «Folk Club» (via Perrone 3 bis, ore 21,30) in trio con Andrea Ravizza (pianoforte) e Marco Genta (bandoneon) per proporre in concerto una world music aperta ad ogni contaminazione.

Luoghi citati: Hiroshima, Italia, Torino