La Ferrari fa vincere Ranieri di Cristiano Chiavegato

Cronache Per una settimana hotel e ristoranti scacciano la crisi grazie al Grand Prix di FI La Ferrari fa vincere Ranieri Assedio di turisti alprincipato di Monaco MONTECARLO _____ DAL NOSTRO INVIATO «Grazie, Ferrari», dice Sua Altezza Serenissima, Ranieri III. Se la crisi della Costa Azzurra, abbandonata dai suoi fedeli, non tocca ii Principato, parte del merito va anche alla Scuderia ili Maranello. Tutto è esaurito, infatti, per il Gran Premio di Formula 1, il 54" della storia, clic prende il via stamane con le prove libere. Gongolano i cassieri sperando anche in dispendiose visite ai casinò, dove attendono lucide e ammiccanti rumorose slot machines. Biglietti, alberghi, ristoranti, c'è una inutile caccia da parte dei ritardatari. Bisogna rivolgersi ai bagarini, immancabili, strapagare una stanzetta, come se fosse una suite, accontentarsi di pizzerie usa e getta (i clienti). L'importanza della Ferrari, del suo momento quasi magico, si avverte subito, appena arrivati dall'invisibile confine francese. Ci si aspettano grappoli di bandiere nazionali. Invece il primo drappo è rosso, con il Cavallino rampante. Sventola, gran nota di colore, nella giornata grigia. Nel paddock, improvvisato sul molo, fra le motorhomes infilate una accanto l'altra ad un millimetro di distanza, si muove, protetto dalle interferenze, Michael Schumacher. Il Kaiser sta preparando gli ultimi piani per cercare una non impossibile prima vittoria con la rossa.«Sono ottimista», dice. Il gigantesco Meccano che forma la pista (700 tonnellate di tribune, 32 km di guard-rails, 13 mila metri quadrati di reti metalliche) è stato montato come al solito, perfettamente. Anzi, non si è badato a spese, visto che il Grand Prix, a parte lustrare l'immagine, è pur sempre un grande business. L'asfalto è stato rifatto e ci sono stati anche dei miglioramenti per quanto riguarda la sicurezza. I ticket, venduti ormai da tre mesi, erano 27 mila, di cui ventimila per posti a sedere. Ma gli organizzatori sanno che i presenti saranno domenica oltre 80 mila, molti dei quali ospiti nelle case private. Un giro d'affari calcolato in 60 miliardi di lire. René Isoart, commissario generale dell'Automobile Club di Monaco, dice che la febbre per la gara è salita a livelli elevatissimi: «Abbiamo il 35 per cento di domande d'accredito in più per i media. E l'interesse è enorme. Perché? Perché era molto tempo che la FI non era così eccitante». Quando la Ferrari cresce, quando si fa vedere vicina al successo, l'audience aumenta. Comunque non saranno i francesi a fare la parte del leone fra il pubblico. Le previsioni sono per un 50% di italiani, 30 di tedeschi, 5 di belgi, il resto diviso fra giapponesi, francesi, americani e inglesi. La squadra di Maranello da sola raggiunge 1*80 per cento. «Grazie, Ferrari», ripete il Principe. Cristiano Chiavegato Gerhard Berger pilota austriaco di Formula I

Persone citate: Gerhard Berger, Kaiser, Michael Schumacher, Ranieri Assedio, René Isoart

Luoghi citati: Maranello, Monaco, Montecarlo