«Sono la sentinella della libertà»

Sono In sentinella dello libertà « Sono In sentinella dello libertà » // Cavaliere: ho 8 milioni di voti, non mi ritiro ^^^^^^^^^^ IL GIORNO NERO DI SILVIO CMILANO OME sto? Io sono un combattente. Resto in politica e combatterò da sentinella della libertà». Sono le otto di sera, il fortino di via Rovani si è appena svuotato, Silvio Berlusconi sta salendo sulla sua blindata. Per un'ora ha parlato davanti alle telecamere e ai taccuini con la sua faccia migliore: «Questo contro di me e la Fininvest è un accanimento non solo giudiziario. Mai in Italia, mai in Europa, mai in un Paese libero, un'azienda è stata sottoposta a tali e tanti atti ostili. Mi dicono che in Procura ci siano casse e casse di documenti sequestrati al mio gruppo. Come è possibile? Perché? Questa mattina hanno arrestato persone colpevoli solo di essere dirigenti del mio gruppo...». Parla con tono pacato, in questa serata primaverile, mentre le scorte tengono sgombra la strada. Ma la tensione è sottotraccia. Dice: «Guardi, io non voglio attaccare quei magistrati, anche perché, in questo momento, sono gli arbitri della libertà personale di alcuni miei uomini. E la libertà, dopo la vita è il bene più prezioso. Perciò non mi faccia dire... La realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti. E poi adesso comincio a essere stanco». E' la fine di una giornata elettrica e chilometrica. La notizia degli arresti ha acceso l'allarme rosso Fininvest molto presto. Berlusconi stava a Roma. Marcello Dell'Utri a Madrid. Fedele Confalonieri presidiava il quartier generale di Milano, via Paleocapa. Gli avvocati del gruppo sedevano sparpagliati nei rispettivi studi. Per la prima volta - da quando la politica gli ha intasato la vita - Berlusconi decide che è il momento di rientrare, perciò parte l'ordine: «Convocazione alle 15,30». Neppure quando la magistratura espugnò Publitalia mandando gli uomini della Guardia di Finanza a arrestare Dell'Utri nel suo ufficio, Berlusconi reagì con tanta velocità. Il primo aereo della flotta Fininvest parte dall'aereoporto militare di Ciampino alle 14: con Berlusconi e lo staff, c'è anche il moderatissimo Gianni Letta. Marcello Dell'Utri è già in volo dalla Spagna. Poco dopo le 15, una mezza dozzina di auto frena davanti alla palazzina di via Rovani: «Il Dottore si deve cambiare. Pronti a partire tra dieci minuti». Eccolo, ricompare sulla soglia del cancello. Spunta Marina, la figlia. Letta ha faccia buissima. Dell'Utri accenna un saluto e sparisce dentro alla macchina. Nel silenzio, il Dottore dice: «E' una cosa gravissima...». Ancora silenzio. «Sette arresti». Si aggiusta la giacca: «Questi stanno cercando cose che non esistono, io non lo so...». Chiediamo: ma è vero che si parla di altri arresti? Lui scuote la testa. E' vero che anche lei sarà convocato in Tribunale? Lui stringe gli occhi: «Non lo so. Vedremo...». Fedele Confalonieri - che non è uscito dallo studio neppure per il pranzo - li aspetta nel salone. Conclave per quattro ore. Che fanno? «Stanno studiando le carte». Cioè le 25 cartelle dell'ordinanza che hanno innescato questo (nuovo e anche drammatico) terremoto di arresti. Dice Berlusconi: «Dobbiamo concordare la gradualità della nostra risposta». Confalonieri vorrebbe solo un comunicato ufficiale. Letta lo vorreb¬ be il più breve e il più morbido possibile. Ma c'è da arginare la notizia, i titoli dei giornali... Poco prima delle sette di sera, la decisione è presa. Arrivano alle agenzie cinquanta righe l'innate da Fedele Confalonieri, presidente Fininvest: «Continua l'accanimento giudiziario...». «Il sospetto di una distorsione del rapporto tra Giustizia e Politica...». «E' un modo di indebolire l'economia italiana e di offendere la storia di un grande gruppo...». «Ci battermo in tutte le sedi perché una vera imparziale giustizia prevalga sui demoni della faziosità e del pregiudizio». Berlusconi rientra in via Rovani. Convoca le tv, le agenzie, i giornali. Esternazioni a rotazione. Su una manciata di punti fissi. «L'azienda appartiene a me e alla min famiglia, e se anche ci l'osso un falso in bilancio, questo non recherebbe alcun danno a terze persone, nè soci, né creditori, nè banche». «Il rapporto tra le società estere e il gruppo Fininvest è limpidissimo: noi siamo in credito nei loro confronti loro in debito nei nostri. 1 magistrati stanno cercando cose che non esistono e mentre loro si accaniscono contro di noi, i criminali veri ballano. E' una cosa di cui io non mi capacito...». «Gli arresti? Sì avevo sentito delle voci, come tutti quanti voi, però mai avrei creduto... Confalonieri, l'altro giorno è andato dai magistrati e ha chiesto dieci giorni di tempo per fornire spiegazioni e documenti. Il risultato è questo». «Non ho alcuna intenzione di ritiranni dalla politica. Ho avuto 8 milioni di voti come leader di Forza Italia e sedici milioni di voti come leader del Polo. Non posso sottrarmi a questa responsabilità. Anzi questo attacco alle libertà personali dei cittadini, mi offende e mi convince ancora di più che la mia azione politica è necessaria». E infine. «Vi ricordate il commissariamento di Publitalia? Ci hanno gettato addosso montagne di fango. Hanno arrestato i nostri uomini e poi tutto è finito in una archiviazione. Dovreste ricordarvene, perchè sono convinto che si ripeterà adesso». In realtà le inchieste su Publitalia andranno tutte quante a giudizio (solo l'ipotesi di commissariamento è stata archiviata) ma non importa. Il paragone è a effetto e passa. Del resto tutta la controffensiva di comunicazione studiata nel pomeriggio ruota intorno all'accanimento e alla faziosità dei magistrati. Ai «1500 atti ostili» che non sortiranno alcun effetto. E al gruppo che «nonostante tutto continua a macinare migliaia di miliardi». Perciò dice Berlusconi: «lo ai miei dirigenti darei un medaglia». Così, sulla medaglia, si chiude la giornata ufficiale. Berlusconi è pronto a rientrare in via Paleocapa, dove inizia la lunga notte del dopo-blitz. Scusi, ma se siete così sereni sui conti, perchè non consegnate tutte le carte che vi chiedono? Perchè continuate a opporvi alle rogatorie? «Perchè abbiamo diritto... E poi scusi, lei come reagirebbe?». Niente sorriso: se ne va. Pino Corrias LONDRA SEDE DELLO STUDIO MILLS, (HE HA COLLABORATO ALLA (REAZIONE DELLE SOCIETÀ' OFF-SHORE E DOVE E' STATO SEQUESTRATO IL MATERIALE (HIAVE DELL'INCHIESTA LA MAPPA DELL'INCHIESTA LUCANO PARECCHI CONTI IN BANCA [ALLA SBS] DI CUI UNO «UTILIZZATO ANCHE PER ILLECITO FINANZIAMENTO A CRAXI» LUSSEMBURGO SEDE DELLA SILVIO BERLUSCONI FINANZIARIA, NONCHÉ' DELLA BIL [BANCA CHE COMPARE NELLA VICENDA TELEPIU' DOPO ESSERE ENTRATA NELLA VICENDA ENI MONI MILANO SEDE DELLA SOCIETÀ ISOLE DEL CANALE [MANICA] SEDE DELLE SOCIETÀ' OFF-SHORE UTILIZZATE PER LE VARIE OPERAZIONI [TRA QUESTE ALLIBERIAN] MONTECARLO NOME DELL'OPERAZIONE, LUOGO DELL'ARRESTO DI DUE MANAGER [GIRONI E MANZONI], CON DOCUMENTI E VALIGE PRONTI La principessa Carolina di Monaco