«Flick buon Guardasigilli»

«Flick buon Guardasigilli» «Flick buon Guardasigilli» Calvi: ma il ppi doveva candidarlo GROMA UIDO Calvi, avvocato del pds in tutti i processi di Tangentopoli, e neo senatore va controccorrente rispetto al suo partito. A lui l'idea di affidare il ministero di Grazia e Giustizia a Giovanni Maria Flick piace. «Sì ammette - io sono per lui, sono favorevole alla sua nomina». Allora, senatore Calvi, lei debutta in politica e si ritrova subito alle prese con i problemi della giustizia, perché è di quello che si parla quando si discute del ministero. «Sì, ma le dico che per la verità io mi sto annoiando. E infatti sto pensando a come conciliare la mia attività di parlamentare con quella di avvocato. Sa, io ho ancora importanti processi in corso. A quelli futuri dovrò rinunciare. Per dirla in poche parole: dovrò lasciar perdere i processi in cui pagano e continuare quelli che riguardano il pds». Senta senatore, come mai a lei Flick piace, perché a si- nistra, invece, circolano altre opinioni. «Guardi, io sono un suo amico e so che è una persona per bene. Tra l'altro anche solo la sua presenza in quel ministero darebbe il segnale del ritorno alla normalità in questo settore. E infatti non capisco il perché di tutti questi veti». Dicono che Flick è un avvocato e che per questo è meglio che si tenga lontano dal ministero di Grazia e Giustizia... «Ma figuriamoci, non c'è mica un conflitto di interessi. No, non si può dire che Flick non deve fare il Guardasigilli perché è un avvocato. Semmai ho sentito in giro un'altra obiezione che è più fondata». Ossia quale? «Il problema è che lui non è un parlamentare, infatti non si è candidato. E quello è stato un errore del ppi». Sì, va bene, ma non sarebbe l'unico tecnico. Nessuno muove obiezioni di questo tipo a Ciampi, per esempio. «No, ma il fatto è che di tecnici in questo governo ce ne sono molti. C'è Antonio Di Pietro, c'è Ciampi... e siccome questa volta si deve varare un governo politico...». Be', sembra una giustificazione un po' labile per mettere da parte Flick. «Guardi, io gliel'ho detto: sono per Flick. Ma mi sembra che questa sia la motivazione addotta da chi non lo vuole. Anche perché non ce ne potrebbero essere altre: su un personaggio come lui non c'è veramente nulla da eccepire. Sì, io lo conosco bene. E che cosa gli possono dire contro? Nulla. Infatti tutti questi veti io sinceramente non li capisco». [m. t. m.] «Non capisco il veto è persona per bene»

Persone citate: Antonio Di Pietro, Ciampi, Flick, Giovanni Maria Flick