Rimproverato da papà, si uccide

Rimproverato da papà, si uccide Quando il padre è entrato in casa s'è lanciato nel vuoto. I risparmi a Telefono Azzurro Rimproverato da papà, si uccide Un quindicenne: «Contento? Ora non ti dò più grane» FIRENZE. «Sarai contento ora». Così, lasciando un'accusa pesante come un macigno, se n'è andato I. P., studente quindicenne. Erano le 14 quando s'è lanciato dal balcone della sua abitazione in via Canova, al quinto piano. Chiamato in causa, in modo perentorio e terribile, è il padre del ragazzo, reo di averlo rimproverato perché da due giorni non andava a scuola. Il giovane ha lasciato sul tavolo della cucina un foglio, spiegando il motivo della sua tragica decisione. «Sarai contento ora - scrive al padre ora che non ti dò più grane. Mi dispiace averti deluso, ma è anche colpa tua». Un saluto per Sara, la sorellina di 7 anni: «Dille che la tratto così perché le voglio bene. I soldi che ho in banca li lascio tutti al Telefono Azzurro. Mi dispiace per te, mamma, che sei stata più gentile del babbo. Ciao, anzi addio». Matteini A PAG. 12

Persone citate: Matteini

Luoghi citati: Firenze